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Riccardo Bisti
02 August 2017

A Flushing Meadows sarà...Little Italy

Con quattro ammessi nel main draw, più dieci nelle qualificazioni, i tennisti italiani preparano una mini-invasione allo Us Open. Sono ancora in corsa per l'ammissione al main draw Giannessi e Cecchinato, mentre sarà esordio assoluto per Matteo Berrettini. Ben sei giocatori usufruiranno del ranking protetto.

Con l'entry list delle qualificazioni, ha preso definitivamente forma il campo di partecipazione dello Us Open. Ma partiamo dal main draw: i 50.000 dollari (lordi) riservati a chi perde al primo turno sono troppo ghiotti anche per chi si trova in precarie condizioni fisiche. E allora, come spesso accade, diversi tennisti sfruttano il ranking protetto. Ricordiamo il regolamento: possono accedere al Protected Ranking tutti coloro che hanno saltato almeno 6 mesi per ragioni mediche, dopodiché possono iscriversi ai vari tornei (per un periodo limitato) con la classifica che occupavano al momento dello stop. Per lo Us Open, ne usufruiranno in sei: Andreas Haider Maurer (nella foto in alto, n.63 al momento dello stop, oggi addirittura n.835), Thanasi Kokkinakis, John Millman, il “solito” Dmitry Tursunov (che – sorpresa - ha vinto una partita a Washington), Ricardas Berankis ed Ernests Gulbis. Per quanto sia in ripresa, il lèttone ha ancora diritto alla classifica protetta e ha scelto di utilizzarla a Flushing Meadows. L'ammissione di questi giocatori ha reso ancora più “alto” il cut-off, ovvero il limite tra gli ammessi di diritto e chi sarà costretto a giocare le qualificazioni. Tra i giocatori principalmente danneggiati, due azzurri: Alessandro Giannessi e Marco Cecchinato. Al momento dell'iscrizione erano rispettivamente n.104 e 105 ATP, sesto e settimo “fuori”. Tuttavia, a quattro settimane dal kick-off, hanno ancora la speranza di evitare le forche caudine delle qualificazioni. A oggi, sono già arrivati tre forfait: Novak Djokovic, Daniel Evans e Yoshihito Nishioka. Il ritiro del serbo è ben noto, così come la sospensione condizionale di Evans per il doping “ricreativo” (ma pur sempre doping) di Barcellona. In queste ore si è aggiunto il forfait di Nishioka. Ne hanno approfittato lo stesso Gulbis, Henri Laaksonen e Tennys Sandgren. Per accedere al main draw, Giannessi ha bisogno di altri tre ritiri. A Cecchinato ne serve uno in più. Un posto in tabellone sarebbe importante soprattutto per Giannessi, che l'anno scorso passò le qualificazioni e arrivò a sfidare Wawrinka. La sua scalata per i top-100 scattò proprio a New York.

QUINZI DOVREBBE RESTARE FUORI
L'entry list delle qualificazioni viene stilata tre settimane prima, dunque è possibile che sia costretto a giocarle qualcuno che nel frattempo ha migliorato il suo ranking. E' clamoroso il caso di Leonardo Mayer: il successo ad Amburgo lo ha proiettato addirittura tra i top-50 ATP, eppure non è ammesso al main draw perché tre settimane fa era n.138. Stessa storia per Giannessi, che con il ranking attuale non avrebbe problemi, così come il serbo Laslo Djere. Da segnalare la nutrita pattuglia azzurra, peraltro come accaduto a Wimbledon. In rigoroso ordine di classifica, ecco chi dovrebbe andare a New York con una settimana d'anticipo. A parte Giannessi e Cecchinato, che tra un paio di settimane consumeranno il tasto F5 in attesa di qualche forfait, ci saranno Stefano Travaglia (qualificato a Wimbledon), Luca Vanni, Matteo Berrettini (alla sua prima apparizione Slam), Salvatore Caruso, Lorenzo Giustino, Stefano Napolitano, Simone Bolelli e Riccardo Bellotti. Quest'ultimo risulta iscritto al Challenger di Manerbio, in programma in contemporanea alle qualificazioni, forse perché non pensava che il n.236 ATP sarebbe stato sufficiente. Per questo, è più probabile che lo vedremo a New York. A forte rischio la partecipazione di Gianluigi Quinzi: il marchigiano è fuori di 21 posizioni ed è difficile che arrivino così tanti forfait: la possibilità di giocare al Bille Jean King Tennis Center, sia pure nelle qualificazioni, è molto attraente. Al di là di questo, aspettiamoci a una vera e propria invasione azzurra a New York, una piccola Little Italy nel quartiere del Queens dopo che quella vera si è via via sgretolata con il tempo. Senza dimenticare i giocatori già ammessi in tabellone: già certi del main draw, infatti, Fabio Fognini, Paolo Lorenzi, Andreas Seppi e Thomas Fabbiano. La caccia allo Us Open è già cominciata.

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