NIENTE PIÙ SPONSOR A STANFORD
Il contratto per la prossima edizione era già pronto, ma l'Università ha sorpreso tutti con un'incredibile modifica al regolamento interno: da adesso in poi, nessuna entità commerciale potrà sponsorizzare un evento che si tiene nel campus. E così Stanford dice addio. A fine luglio, dopo aver seguito gli ultimi tornei sulla terra, non accenderemo più la TV trovando le suggestive immagini dal Taube Family Tennis Stadium. IMG, dunque, si è trovata all'improvviso con una licenza per un torneo WTA, ma senza sede né sponsor. La notizia del divorzio è stata ufficializzata in queste ore via Twitter, ma fonti giornalistiche sostengono che IMG abbia già intavolato alcune trattative con diversi club, sia della zona di San Josè, che della Silicon Valley, che della Costa Est. Si è parlato anche del North Carolina. Insomma, c'è il rischio – concreto – che la California rimanga con il solo torneo di Indian Wells. Che è ricchissimo e scoppia di salute, però sarebbe come disintegrare una tradizione - quella dei tornei in California - che in passato aveva radunato fino a 8 tappe. La notizia ha mandato su tutte le furie CoCo Vandeweghe, finalista nel 2017, che inizialmente se l'è presa con WTA e USTA. In un'accesa conversazione via Twitter, ha ottenuto una risposta direttamente da IMG. “USTA e WTA non hanno nessun controllo sulle politiche interne della Stanford University. Il torneo non aveva altra chance: deve spostarsi”. Finisce osì, dunque, una storia iniziata nel 1971 a San Francisco, proseguita da Oakland dal 1979 al 1996 salvo spostarsi nella sede attuale esattamente 20 anni fa. È la dura legge dell'(anti)business.