QUELL'ETERNA DIAGONALE
Dopo il cemento all'aperto, è la sua superficie preferita. Ha vinto tre volte a SW19 e quella di oggi sarà l'ottava semifinale sui prati londinesi, la 32esima in assoluto in uno Slam. Quando metterà piede sul Centre Court supererà Jimmy Connors, piazzandosi alle spalle di Roger Federer. Per fare un passo in più, in una partita indecifrabile anche per gli allibratori, dovrà battere un giocatore che ha vinto 35 partite su 37 in stagione, ed è reduce dal grande successo contro Juan Martin Del Potro. “Affrontare Djokovic è sempre un bel test. Sai in anticipo che non potrai vincere se non giochi molto bene – ha detto Nadal – il mio primo obiettivo, dunque, sarà giocare al massimo. So bene che in semifinale a Wimbledon non si trovano avversari semplici. Per fare grandi cose, bisogna affrontare i migliori”. Come è noto, Djokovic-Nadal è la sfida con più episodi nell'Era Open. In questo momento, il serbo è avanti 26-25, avendo coronato una lunga rincorsa. Basti pensare che ha vinto 11 degli ultimi 14 scontri diretti. Rafa, tuttavia, si è preso gli ultimi due. Come spesso è accaduto, il match dovrebbe snodarsi sulla diagonale che accoglie il dritto mancino di Nadal e il rovescio bimane di Djokovic. Prima che Federer trovasse le adeguate contromisure, il serbo era l'unico in grado di non subire quando si giocava da quella parte. Grazie al suo straordinario timing, ha spesso assorbito la rotazione di Nadal e spesso ha preso in mano lo scambio con il rovescio lungolinea.