Tra infortuni e qualche sconfitta di troppo, il 2017 non è stata una grande stagione per Andy Murray. I problemi all'anca lo hanno bloccato dopo Wimbledon, costringendolo anche a saltare lo Us Open. La sua stagione non è ufficialmente conclusa, ma non sarebbe una sorpresa ritrovarlo direttamente nel 2018. Fuori dal campo, tuttavia, le cose gli vanno alla grande. Grazie ai clamorosi risultati del 2016, in cui ha raggiunto per la prima volta la leadership mondiale, ha portato il patrimonio della sua società a oltre 22 milioni di sterline. I conti usciti in questi giorni, infatti, informano che i fondi azionari di proprietà di “77 Management” (la società di Murray) sono cresciuti di oltre 5 milioni di sterline, fino a toccare la cifra-record di 22.036.706 sterline. Risultato straordinario per un giocatore che ha sempre prestato grande attenzione agli investimenti. Inizialmente, la società si chiamava “Parched Investments”, poi Andy ne ha cambiato il nome per celebrare il suo primo successo Wimbledon, giunto a 77 anni di distanza dall'ultima vittoria di un tennista britannico (Fred Perry nel 1936). Murray si è concentrato, con successo, in diversi settori: merchandising, sponsorizzazioni e investimenti immobiliari. Nominalmente, 77 Management gestisce i diritti di immagine nello scozzese. Tuttavia, è stata il veicolo che gli ha permesso di fare diverse operazioni, tra cui l'acquisto del lussuoso Cromlix House Hotel a Perthshire, non distante dalla sua Dunblane. Anche gli affari del Cromlix procedono a gonfie vele, con profitti milionari.