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Riccardo Bisti
11 October 2017

Andy Murray, il numero 1 degli investimenti

Il suo 2017 agonistico potrebbe essere finito, ma Andy Murray sta ottenendo grandi risultati fuori dal campo: il patrimonio della sua società “77 Management” è cresciuto di oltre 5 milioni di sterline. Nata quattro anni fa per gestirne l'immagine, grazie al suo ex manager si è evoluta in vari settori e gli garantisce guadagni milionari.

Tra infortuni e qualche sconfitta di troppo, il 2017 non è stata una grande stagione per Andy Murray. I problemi all'anca lo hanno bloccato dopo Wimbledon, costringendolo anche a saltare lo Us Open. La sua stagione non è ufficialmente conclusa, ma non sarebbe una sorpresa ritrovarlo direttamente nel 2018. Fuori dal campo, tuttavia, le cose gli vanno alla grande. Grazie ai clamorosi risultati del 2016, in cui ha raggiunto per la prima volta la leadership mondiale, ha portato il patrimonio della sua società a oltre 22 milioni di sterline. I conti usciti in questi giorni, infatti, informano che i fondi azionari di proprietà di “77 Management” (la società di Murray) sono cresciuti di oltre 5 milioni di sterline, fino a toccare la cifra-record di 22.036.706 sterline. Risultato straordinario per un giocatore che ha sempre prestato grande attenzione agli investimenti. Inizialmente, la società si chiamava “Parched Investments”, poi Andy ne ha cambiato il nome per celebrare il suo primo successo Wimbledon, giunto a 77 anni di distanza dall'ultima vittoria di un tennista britannico (Fred Perry nel 1936). Murray si è concentrato, con successo, in diversi settori: merchandising, sponsorizzazioni e investimenti immobiliari. Nominalmente, 77 Management gestisce i diritti di immagine nello scozzese. Tuttavia, è stata il veicolo che gli ha permesso di fare diverse operazioni, tra cui l'acquisto del lussuoso Cromlix House Hotel a Perthshire, non distante dalla sua Dunblane. Anche gli affari del Cromlix procedono a gonfie vele, con profitti milionari.

TESTIMONIAL ATTENTO E SELETTIVO
Fa parte della società anche mamma Judy nelle vesti di segretaria, nonché Neil Grainger come contabile. A parte i ruoli, tuttavia, Murray la segue in prima persona. “77” gestisce tutti i guadagni e i movimenti extra-tennis dello scozzese, ma non tiene conto di quello che ha intascato con una racchetta in mano. Per rendere l'idea, di soli premi ufficiali ha intascato la bellezza di 60 milioni di dollari ed è il quarto tennista più ricco di sempre alle spalle di Djokovic, Federer e Nadal. Insomma, difficilmente lo vedremo in difficoltà economiche dopo il ritiro. Anzi, i suoi figli si troveranno a gestire una cospicua eredità. Curiosità: 77 Management ha tre impiegati a tempo pieno e quest'anno ha pagato oltre 2 milioni di tasse. Andy ne risulta unico azionista e vi fa confluire gli introiti delle tante sponsorizzazioni. In questo momento, i suoi partner principali sono Head per le racchette, Under Armour per l'abbigliamento, nonché la società finanziaria Standard Life e la marca di orologi Rado. L'amministratore delegato Matt Gentry (suo ex addetto stampa) ha detto che Andy ha rifiutato una serie di accordi piuttosto vantaggiosi, poiché è piuttosto selettivo nella scelta dei partner. “Se ritiene che certi impegni possano influire nel suo programma di allenamento, oppure non crede nel prodotto, rinuncia all'accordo. E non importa quanti soldi gli offrono”. 77 Management è stata inaugurata quattro anni fa insieme al suo ex manager Simon Fuller: inizialmente doveva occuparsi solo dei suoi interessi e quelli del fratello Jamie, ma poi il rapporto si è evoluto fino a espandere gli interessi in eventi sportivi, accademie e altro. D'altra parte, Fuller ha rappresentato David Beckham e le Spice Girls, personaggi straordinari in termini di immagine. Grazie ai suoi suggerimenti, è nato un piccolo impero. Qualcosa che altri giocatori, meno attenti a certe cose, dovrebbero prendere a esempio.

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