Nonostante la prestazione di Kyle Edmund, più che dignitosa, gli appassionati britannici hanno vissuto per la prima volta l'amara sensazione di un torneo di Wimbledon senza Andy Murray, unico giocatore di casa in grado di aspirare al titolo. Sui prati di Church Road, lo scozzese si è imposto nel 2013 e nel 2016, mettendo fine a un digiuno che durava dal 1936. I suoi sostenitori, tuttavia, troveranno soddisfazione nella giornata dei quarti di finale maschili: nonostante Pat Cash lo abbia definito come la persona “con la voce più monotona e noiosa nella storia del pianeta”, lo scozzese farà il suo esordio come commentatore per conto della BBC. Il ritiro in extremis, a tabellone già compilato, gli ha spalancato le porte per un ruolo da opinionista. Martedì ha partecipato allo studio di Sue Barker, insieme a Tim Henman, mentre tutti quelli che ricevono la BBC (che, non dimentichiamo, trasmette in chiaro via satellite) potranno seguire il suo commento per il match più atteso, quello tra Rafael Nadal e Juan Martin Del Potro. Martedì, Andy ha parlato della sua attuale forma fisica: inevitabile, visto che ha giocato appena tre partite (tra Queen's ed Eastbourne) dopo quasi un anno di inattività. Il suo programma prevede il rientro agonistico per l'ATP 500 di Washington, ma potrebbe trasferirsi una settimana prima negli Stati Uniti per rifinire la preparazione. L'ospitata si è tenuta in un clima familiare: d'altra parte, Andy conosce benissimo Sue Barker per essere stato intervistato decine di volte, compresi i due discorsi post-successo a Wimbledon (2013 e 2016). Tuttavia, non si è fatto mancare qualche spunto ironico.