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Cosimo Mongelli
12 February 2017

Dimitrov profeta in patria. E vede già la top-10.

Dall'inizio del 2017 "Grisha" ha perso solamente la splendida semifinale dell'Australian Open contro Nadal. Dopo Brisbane conquista il titolo anche a Sofia, davanti al suo pubblico, confermando di aver veramente ripreso a fare sul serio. Lo scorso luglio era scivolato al numero 40: ora gli mancano poco più di 200 punti per tornare in top-ten.
Sembra veramente essere la stagione giusta, per Grigor Dimitrov. Secondo titolo in meno di due mesi, quattordicesima vittoria su quindici partite disputate. E quell'unica sconfitta, che abbiamo ancora vivida negli occhi, a Melbourne. In una semifinale contro Nadal che ha rischiato più volte di far sua. Secondo titolo in stagione, sesto in carriera su undici finali disputate, conquistato davanti al suo pubblico, che l'ha coccolato e incitato dal primo all'ultimo punto. Titolo conquistato regolando David Goffin, sempre battuto, nei precedenti come oggi, per 7-5 6-4. E la trama dell'incontro non si discosta molto dall'ultimo precedente, nei quarti di finale in Australia. Dove un Goffin mai pervenuto si arrese in tre set da un Dimitrov non entusiasmante ma in grado di gestire e approfittare di tutti gli errori dell'avversario. La finale, sin dalle prime battute, vede il bulgaro prendere il comando. Break già nel secondo game, concesso generosamente da Goffin con un doppio fallo. Un Goffin che pare confuso, falloso, come troppo spesso gli accade ultimamente nei match di un certo peso. Dimitrov vive in bilico tra passaggi a vuoto e piglio da campione. Restituisce il break con un doppio fallo, salva tre palle break nell'ottavo gioco, dopo essere stato avanti 40-0. E approfitta, come in un film già visto troppe volte, dei regali di Goffin nel dodicesimo game. Tre errori di rovescio e il set è nelle tasche di Grigor. I tifosi fan festa. Lo spettacolo latita e il sipario sembra calare, nemmeno il tempo di cominciare il secondo set.
… E IL 2017 È SOLO ALL’INIZIO
Grigor  ebbro d'entusiasmo, tira fuori quel paio di conigli dal cilindro per la gioia dei presenti. Goffin sembra limitarsi a far trascorrere il tempo. E di tempo ne passa davvero poco perché si ritrovi sotto addirittura per 5-0. Il belga fa fatica a buttare la palla dall'altra parte e ci si prepara all'imminente festa. Dimitrov a questo punto si smarrisce. Complice l'emozione, o la nostalgia dei tempi nefasti. Dal 5-1 40-0, a un solo punto dalla stretta di mano, la luce si spegne. Goffin non ci mette nulla o quasi del suo. I quattro giochi consecutivi del belga paiono surreali. Talmente surreali che a Grigor basta ritrovare l'interruttore della luce. Goffin arriva a servire sul 4-5 per pareggiare i conti, ma non ci crede, non ci ha mai creduto. Grisha agredisce nuovamente il suo avversario, si porta sullo 0-30 e quindi, complice il doppio fallo di Goffin, con tre match-point di fila a disposizione. Ci pensa sempre Goffin, con l'ennesimo gratuito, a chiudere tutto. Dimitrov esulta, come si fosse tolto un macigno dalle spalle. Esulta assieme al suo popolo, con gli occhi commossi. Bacia il cemento, alza i pugni al cielo. Il cielo che sembra quest'anno essere terso o quasi dalle nuvole che ne hanno oscurato il talento nel passato. Cielo che può regalargli ancora successi, in questo 2017 appena iniziato ma già felicissimo.
 
ATP 250 SOFIA – Finale
Grigor Dimitrov (BUL) b. David Goffin (BEL) 7-5 6-4
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