Statistiche web

Federer torna col brivido, 81 giorni dopo

Rientro movimentato per Roger Federer a Stoccarda: sembra in gran forma, ma manca un sacco di chance e finisce sotto di un set contro un buon Mischa Zverev. Inizia a innervosirsi, ma riesce comunque a trovare la chiave per conquistare i quarti e far contenti pubblico, organizzatori e sponsor. Dopo quasi tre mesi di stop qualche difficoltà è fisiologica.
Da quando Roger Federer ha deciso di programmarsi più o meno a piacimento, prendendosi tutte le pause che il suo corpo richiede, ogni suo ritorno in campo è atteso come fosse una finale di Wimbledon. Il campione di Basilea ha lasciato sfogare gli altri sulla terra battuta, rilassandosi in vacanza ma dedicando anche tempo alla sua fondazione benefica, ed è tornato Nel Tour non appena i campi rossi hanno lasciato spazio all’erba, la sua superficie preferita. Lo scorso anno il rientro a Stoccarda era stato un piccolo choc, con una rocambolesca sconfitta contro un Tommy Haas prossimo alla pensione, mentre dodici mesi dopo gli organizzatori hanno scampato il pericolo di perderlo già al mercoledì, anche se hanno passato un buon quarto d’ora col fiato sospeso. Perché quando a sorpresa Mischa Zverev gli ha scippato il primo set vincendo dieci punti di fila, e si è preso anche una palla-break nel game d’apertura del secondo contro un Federer un po’ indispettito dalla situazione, gli spettri del KO dello scorso anno sono tornati ad aleggiare sopra il Center Court, naturalmente pieno fino all’orlo. Erano lì tutti per Roger, che con la sua presenza (fortemente caldeggiata da Mercedes, sponsor comune fra lo svizzero e il torneo) ha cambiato la dimensione dell’appuntamento tedesco, e alla fine ha trovato il modo per garantire almeno due partite, rimettendo le cose a posto e spuntandola per 3-6 6-4 6-2. Un rientro laborioso ma tutto sommato positivo, anche perché – in virtù di un tennis estremamente votato all’attacco – l’avversario era uno di quelli che sull’erba sanno diventare pericolosi anche per i big. A Federer è bastato un brutto game di servizio sul 3-4 per trovarsi costretto a rincorrere, dopo che fino a quel momento aveva fatto tutto meglio, ma aveva graziato il mancino tedesco mancando varie palle-break. Tuttavia, una volta rialzata la testa non ha mai dato l’impressione di poter perdere la partita.
UN PO' DI RUGGINE È COMPRENSIBILE
Con una racchetta diversa nel look rispetto a quella usata fino a qualche mese fa, con un paio di inserti bianchi a spezzare il total black, Federer ha via via ritrovato il ritmo giusto nel secondo set, riducendo gli errori e ritrovando la giusta continuità in risposta. Ma Zverev gli è rimasto appiccicato: l’ha obbligato a strappargli due volte la battuta per vincere il secondo set, e anche sul 2-4 del terzo si è guadagnato una palla-break che avrebbe rimesso tutto in discussione. Tuttavia, Federer ha avuto il coraggio e la lucidità per giocarsela… alla Zverev: ha optato per il serve&volley sulla seconda, ha chiuso il punto alla seconda volèe e si è messo al riparo dai pericoli, prima di andare a vincere la partita nel successivo turno di risposta, così da togliersi pure l’impiccio di dover servire per il match. Dopo oltre due mesi e mezzo lontano dal Tour un po’ di ruggine è comprensibile, ma per Federer c’è una buona notizia: è sfumato il potenziale (e super affascinante) quarto di finale contro Denis Shapovalov, battuto dal qualificato Prajnesh Gunneswaran, numero 169 ATP. Significa che il prossimo sfidante di Federer, venerdì, sarà uno fra l’indiano e Guido Pella. Indipendentemente dal nome dell’avversario, si annuncia un match più tranquillo, perfetto per ritrovare pian piano il ritmo di inizio stagione. “Tre mesi di pausa – ha detto Roger dopo il successo – sono lunghi, più lunghi del periodo di off-season di fine anno, quindi sono molto contento di essere di nuovo qui. È stato un match difficile: nel primo set ho mancato qualche chance e poi ho giocato un brutto turno di servizio nel momento sbagliato, e nel secondo c’è stata una fase abbastanza pericolosa, quando lui ha avuto una palla-break. Però pian piano ho ritrovato il mio ritmo, e anche se non ho giocato al massimo è comunque un buon inizio. È bello vincere di nuovo, dopo che avevo perso i miei ultimi due match”. Dovesse invece vincerne un altro paio, si garantirebbe un nuovo sorpasso ai danni di Nadal, riconquistando la vetta della classifica ATP.

ATP 250 STOCCARDA – Primo turno
Roger Federer (SUI) b. Mischa Zverev (GER) 3-6 6-4 6-2
© RIPRODUZIONE RISERVATA