Marco Caldara
02 October 2017

Fognini va: buona la prima in Cina

Si apre con il piede giusto la trasferta cinese di Fabio Fognini: a Pechino il ligure supera in due set Robin Haase, contro il quale aveva perso due volte su due, e conferma il buon feeling col China Open. Gli servirà al secondo turno, probabilmente contro “Sascha” Zverev. La top-30 a fine anno è garantita, ma Fognini può provare a salire ancora.
Dopo il 2016 a singhiozzo per gli infortuni e il matrimonio, Fabio Fognini si era posto due obiettivi per l’anno in corso: riuscire a giocare con continuità e tornare fra i primi 30 del mondo. Il primo traguardo si può dire raggiunto anche con qualche settimana d’anticipo sul finale di stagione, e anche sul secondo non ci sono dubbi. Fabio, che aveva iniziato la stagione da n.49, è tornato fra i 30 già da mesi grazie alla splendida semifinale al Masters 1000 di Miami, ed è già certo di conservare lo status fino a fine stagione. Ora ha di fronte un bivio: accontentarsi di un'annata da 6 e mezzo, oppure provare a renderla ancora più interessante, sfruttando a dovere anche quel finale di stagione in cui ha sempre giocato bene solo a intermittenza. Nel 2015 era arrivato in semifinale a Pechino e ai quarti a Vienna, ma poi ha chiuso con due primi turni. Lo scorso anno è arrivato in finale a Mosca, ma ha salutato di nuovo l’anno con tre sconfitte di fila, mentre stavolta è intenzionato a migliorarsi, come dimostra in primis la scelta di volare in Cina per i tornei di Pechino e Shanghai. Al Roland Garros aveva addirittura parlato dell’intenzione di saltare la trasferta asiatica, invece ha cambiato idea e il primo impatto è stato positivo. All’esordio nel China Open il numero uno d’Italia ha vinto un bel match contro Robin Haase, spuntandola con un 7-6 6-2 positivo sia perché con l’olandese Fabio ci aveva perso due volte su due, sia per come è arrivato il successo, grazie alla solita superiorità tecnica (che emerge con la maggioranza degli avversari) e anche alla capacità di giocare meglio i punti importanti. Quella non sempre è stata il suo forte, ma quando serviva Fabio l’ha tirata fuori, raccogliendo gli applausi di Corrado Barazzutti e di Alberto Giraudo, ex professionista e grande amico di Fognini, che talvolta accompagna nei tornei in veste di coach. Ancora assente, invece, Franco Davin.
ZVEREV O EDMUND SULLA SUA STRADA
Il match, iniziato con quattro ore di ritardo a causa della pioggia caduta sull’Olympic Green Tennis Centre, si è deciso nel tie-break, dopo un set a singhiozzo che ha visto Haase partire meglio (subito 2-0) e Fognini svegliarsi di colpo, fino a salire sul 4-3 e servizio. Lì l’azzurro ha perso un ottavo game eterno, con 22 punti e la bellezza di sette palle-break cancellate, ma è riuscito a tenere comunque i nervi saldi. Si è lamentato col giudice di sedia per qualche chiamata a suo dire sbagliata (ma lui ha la colpa di aver bruciato in fretta tutti i “challenge”) e ha rischiato la frittata quando sul 6-5 Haase ha commesso due errori consecutivi col diritto, finendo 0-30. Ma è stato bravissimo a risalire la corrente e poi a beffare l’olandese nel tie-break, non proprio la specialità di casa Haase. Basti pensare che fra 2012 e 2013 il trentenne de L’Aia era arrivato a perderne la bellezza di 17 consecutivi, e contro Fabio è andato sotto immediatamente, pagando una strategia un po’ troppo attendista. L’azzurro si è preso i rischi giusti ed è scappato fino al 5-1, e nemmeno i tre punti persi di fila gli hanno messo paura. Ha vinto gli ultimi due e dopo 61 minuti si è aggiudicato il set. Molto più breve il secondo: Fognini ha mancato tre palle-break consecutive per il 2-0 ed è stato di nuovo lui il primo a perdere il servizio, ma dall’1-2 ha cambiato passo e vinto cinque giochi di fila, condannando il coetaneo alla quarta sconfitta consecutiva nel Tour. Davis a parte, dopo la semifinale al Masters 1000 di Montreal l’olandese non ha più vinto neanche una partita. Ci riproverà a Shanghai, mentre Fognini spera di raggiungerlo nella Capitale il più tardi possibile. Al secondo turno troverà “Sascha” Zverev o Kyle Edmund.

ATP 500 PECHINO – Primo turno
Fabio Fognini (ITA) b. Robin Haase (NED) 7-6 6-2
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