Marco Caldara
16 January 2018

Camila tiene in corsa l'Italia al femminile

Buon esordio per Camila Giorgi a Melbourne: contro la russa Anna Kalinskaya va sotto sia nel primo sia nel secondo set, ma dà sempre l'impressione di avere la situazione sotto controllo. Nel momento giusto alza il livello e chiude 6-4 6-3, risparmiando energie importanti dopo la probante cavalcata di Sydney. Secondo turno contro Ashleigh Barty.
Almeno per ora il grande problema è rimandato. Per la prima volta dallo Us Open del 2001, sedici anni e mezzo fa, l’Italia ha corso il rischio di non portare nemmeno una giocatrice al secondo turno di un torneo del Grande Slam. All’Australian Open erano in gara solamente due azzurre, e l’eliminazione all’esordio di Francesca Schiavone ha passato l’intera responsabilità nelle mani e nella racchetta di Camila Giorgi, ma fortunatamente la numero uno azzurra non ha fatto scherzi. Dopo aver rilanciato le sue quotazioni con la splendida semifinale al Premier di Sydney, dove ha messo in fila Stephens, Kvitova e Radwanska, la 26enne di Macerata non poteva tradire nell’appuntamento più importante, e si è presentata con un buon successo per 6-4 6-3 contro la qualificata russa Anna Kalinskaya, alla prima apparizione in un torneo del Grande Slam. La 19enne di Mosca ha vinto tre ottimi match nelle qualificazioni (battendo anche l’ex n.2 WTA Vera Zvonareva) e ha mostrato un buon tennis, che vale certamente di più della sua attuale 160esima posizione. Sa fare tutto discretamente bene, in attacco come in difesa, ma – come buona parte delle colleghe – da fondo campo non ha il ritmo della Giorgi, e alla lunga il problema è emerso. Sullo stesso Campo 7 che in precedenza aveva accolto il successo di Fabio Fognini, Camila l’ha lasciata scappare avanti di un break sia nel primo sia nel secondo set, perdendo qualche game combattuto e commettendo qualche errore di troppo, ma non appena il punteggio ha imposto attenzione non ha fatto troppa fatica a ribaltare le sorti di entrambi set, aiutata anche dalla scarsa esperienza dell’avversaria.
BARTY O SABALENKA AL SECONDO TURNO
Nel primo set Camila ha vinto un nono game fondamentale, cancellando tre palle-break, mentre nel secondo ha cambiato marcia dal 2-3, chiudendo la sfida con un parziale di quattro giochi consecutivi. Dopo la bella cavalcata a Sydney con nel suo angolo il coach statunitense Andrei Kozlov, sulla panchina della marchigiana è tornato regolarmente papà Sergio, che non l’aveva potuta seguire la scorsa settimana a causa di impegni personali. Indipendentemente dal punteggio, la giocatrice azzurra ha dato l’impressione di avere sempre la situazione sotto controllo, sparando 33 colpi vincenti contro i soli 7 dell’avversaria. L’importante era vincere e Camila ci è riuscita, risparmiando energie preziose. Dopo i sette match giocati a Sydney (che le avevano lasciato in eredità un fastidio alla coscia sinistra) le ha dato una mano la possibilità di esordire al martedì, ed è stato importante aver giocato solo una novantina di minuti. Ergo, ci sono buone ragioni per pensare che arriverà al 100% al prossimo match, da giocare giovedì contro la padrona di casa Ashleigh Barty, a segno in rimonta contro la bielorussa Aryna Sabalenka nel match serale che ha chiuso il programma della Rod Laver Arena. L’azzurra ha perso entrambi i precedenti ma potrà giocare il match-sparatoria che piace a lei, sicuramente su un campo importante e magari anche nella sessione serale. Sarebbe la situazione ideale per una giocatrice che ha mostrato di saper dare il meglio nei palcoscenici più importanti.

AUSTRALIAN OPEN DONNE – Primo turno
Camila Giorgi (ITA) b. Anna Kalinskaya (RUS) 6-4 6-3
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