È stata la notizia di Natale: Serena Williams tornerà a giocare entro la fine dell'anno. Scottati dai forfait di Raonic, Wawrinka e Nadal, gli organizzatori del Mubadala World Tennis Championships hanno estratto un coniglio dal cilindro natalizio: sabato 30 dicembre, Serena giocherà un match di esibizione contro Jelena Ostapenko. Oltre a catalizzare l'attenzione su Abu Dhabi, il match è la conferma indiretta che dovrebbe essere a Melbourne per difendere il titolo all'Australian Open. Come è noto, la Williams ha giocato l'Australian Open 2017 sapendo di essere incinta. Ha vinto il torneo, ha riconquistato il numero 1 WTA e poi è uscita di scena, annunciando la gravidanza poi sfociata nella nascita della piccola Alexis Olympia Ohanian jr. “Sono lieta di giocare ad Abu Dhabi come primo impegno dopo la nascita di mia figlia – ha detto Serena al sito ufficiale del torneo – Il Mubadala World Tennis Championships segna da sempre l'inizio della stagione maschile: sono felice e onorata di poter fare il mio ritorno nel primo match femminile nella storia dell'evento”. Dopo l'impegno negli Emirati, volerà in Australia ed è già acceso il dibattito sulla testa di serie che le verrà assegnata a Melbourne. Non avendo giocato per tutto l'anno, ovviamente, la Williams ha visto calare il suo ranking. La WTA ha una regola che consente alle giocatrici fuori per infortunio o maternità di giocare otto tornei, tra cui due Slam, con la classifica che avevano al momento dello stop. È il famoso “ranking protetto”. Tuttavia, la norma non è valida nell'assegnazione delle teste di serie. I tornei del Grande Slam, tuttavia, possono eventualmente fare modifiche al momento di stabilire il seeding. Ma succede molto raramente: era prassi a Wimbledon, poi gli uomini si sono affidati a un algoritmo riguardante i tornei sull'erba, mentre il torneo femminile si limita a riprendere la classifica mondiale.