LE EMOZIONI DI ROGER
Dovesse vincere, supererebbe in un colpo solo lo spagnolo, nonché Querrey e Anderson. “Ho giocato una buona partita, ma contro Cilic non puoi fare altrimenti se vuoi vincere” ha detto Del Potro, che è in svantaggio 17-6 negli scontri diretti con Federer. Sarà il terzo match in meno di due mesi: allo Us Open ha vinto l'argentino, mentre a Shanghai si è imposto lo svizzero. Ma ci sono quelle due finali a Basilea che a Federer non vanno giù: dopo lo spavento nei quarti contro Mannarino, Roger ha giocato un match di pura routine contro David Goffin. Un 6-1 6-2 in un'oretta, senza discussione né emozioni, se non la libidine vouyeristica dei 9.000 spettatori accorsi a idolatrarlo. Non accadeva da una vecchia edizione del Masters (6-0 6-1 a Murray) che Federer vincesse così nettamente contro un top-10. “Mi sento pronto per una finale complicata contro Del Potro – dice Federer - di sicuro è in forma: ha giocato un grande match contro di me a Shanghai, poi ha vinto a Stoccolma e adesso è in finale. Penso che sia a posto: magari sarò un po' stanco, ma non avrà impedimenti nello scendere in campo”. Per Federer sarà l'undicesima finale consecutiva al torneo di casa, la tredicesima in assoluto, e andrà a caccia dell'ottavo titolo con la speranza di concedersi l'ennesima pizzata con i raccattapalle. Tra l'altro, in questi giorni, gli hanno mostrato le immagini della premiazione del 1993, quando era tra i ball boys e ricevette una medaglia da Michael Stich. Si è commosso, così come gli era capitato per il ritiro di Chiudinelli. Una settimana del genere dovrebbe prevedere un solo finale. Ma Del Potro non sarà d'accordo.
ATP 500 BASILEA – Semifinali
Roger Federer (SUI) b. David Goffin (BEL) 6-1 6-2
Juan Martin Del Potro (ARG) b. Marin Cilic (CRO) 6-4 6-4