Cosimo Mongelli
14 October 2017

Bravo Federer: la finale dei sogni è servita

Per un set e mezzo, Juan Martin Del Potro mette alla frusta un Federer non in giornata di grazia. La partita cambia in un eterno sesto game del secondo: Del Potro finisce stanco e nervoso con il pubblico e l'avversario, ma almeno è rientrato l'allarme per il problema al polso. Atto finale super: per la 38esima volta, sarà Federer-Nadal.

Era quello che il pubblico cinese voleva. Era quello che quasi ogni appassionato desiderava. A Shanghai sarà Federer-Nadal. Fedal, per la 38esima volta, la quarta nel 2017. Il terzo atto finale, dopo quello in Australia e a Miami. Dove a uscirne vincitore è stato sempre lo svizzero. Cilic ci ha provato, ma nulla ha potuto contro Nadal. Anche Del Potro, la cui presenza nella seconda semifinale di oggi è stata in forte dubbio fino alla fine causa della sfortunata caduta di venerdì, proprio sul polso malandato, ci ha provato. Ci ha provato ma ha dovuto alla fine cedere, allo svizzero e alla fatica, in un Qi Zhong Stadium finalmente pieno e tutto a favore di Roger Federer. I primi scambi dell'incontro servono a saggiare le condizioni fisiche dell'argentino. E i dubbi sono subito fugati. Delpo gioca con un intensità impressionante. Devastante al servizio e sempre pericoloso in risposta. Federer sciupa una palla break nel terzo game, poi da quel momento l'argentino di Tandil non lascia che le briciole sulla sua battuta al numero due al mondo. Nel sesto game, Delpo, trova il break a 15 e poi chiude il set senza rischiare nulla. Sembra tutta discesa, per l'argentino. Il secondo set inizia così com'era finito il primo. Del Potro concede nulla o quasi nei suoi turni di battuta.

UN PO' DI NERVOSISMO
Tutto questo fino al sesto game: un quarto d'ora in cui è successo tutto e il contrario di tutto. Roger lo porta a casa, alla quinta palla break. Ma la tensione si taglia a fette. Prima Federer, che alla quarta occasione sprecata, scaglia la palla in tribuna in un gesto lontanissimo dalle sue corde. Poi Del Potro, innervosito e stizzito dal comportamento, non esattamente oxfordiano, del pubblico. Polemizza con l'arbitro, guarda corrucciato anche Federer. Ma è da questo momento che l'incontro cambia. L'argentino non solo esce dal set, che perde nonostante gli ultimi afflati di generosità e due set point annullati sul 2 a 5. Ma anche dal match. Il terzo set è una passeggiata o quasi per Federer. Break nel terzo e nel nono gioco, contro un Del Potro scarico mentalmente oltre che fisciamente. La tensione e il nervosismo non hanno di certo giovato all'argentino che ha comandato la partita per un set e mezzo, per poi vedersi scivolare via l'incontro senza più opporre resistenza. Contro un buon ma non ottimo Federer. Che di certo, nell'ennesimo atto contro un Nadal in stato di grazia, dovrà alzare il livello del suo suo gioco. Per portare a casa il sesto trofeo in stagione e confermare una tendenza che quest'anno è riuscito a invertire dopo tante, tante sofferenze.

SHANGHAI ROLEX MASTERS – Semifinale
Roger Federer (SUI) b. Juan Martin Del Potro (ARG) 3-6 6-3 6-3

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