UN TORNEO DA FAVOLA
Va in archivio l'ennesima, splendida, edizione del torneo di Caltanissetta. Le immagini filtrate da SuperTennis hanno mostrato la consueta bellezza: da una parte lo scenario incantevole di Villa Amedeo, dall'altra l'entusiasmo strabordante del pubblico, con oltre 2.000 persone ad affollare il club, naturalmente con il monitoraggio delle forze dell'ordine. Non c'era uno spazio vuoto: decine di persone hanno seguito la partita in piedi, o dalla tribuna del campo adiacente. Caltanissetta è un gioiello del panorama nazionale e non resta che sperare che il miracolo vada avanti. Durante la premiazione c'era anche Davide Sanguinetti, grande amico del torneo: giusto 10 anni fa, l'ex davisman azzurro aveva annunciato il ritiro proprio a Caltanissetta, creando un legame che non si è mai interrotto. Di fatto, è diventato una specie di “ambasciatore” del torneo, tanto che nel 2012 fu lui a fare da tramite per l'ingaggio di Tommy Robredo, uno dei tanti campioni passati in questi anni a Villa Amedeo. Anche quella del 2018 è stata una grande edizione, con tanti ottimi giocatori. Non solo l'ex top-10 Ernests Gulbis (protagonista di un pittoresco lancio di racchetta durante il match contro Alessandro Giannessi, immortalato dalla macchina fotografica di Walter Lo Cascio: la troverete sul prossimo numero di Tennis Italiano), ma anche Jiri Vesely e Pablo Cuevas, senza dimenticare il vincitore e un giocatore di qualità come Victor Estrella Burgos. Difficilmente si può avere meglio in un torneo Challenger. L'unica delusione è arrivata da Paolo Lorenzi, vincitore delle ultime due edizioni. Il senese non si è ancora ripreso del tutto dopo qualche problema fisico e si è arreso al primo turno al baby-fenomeno spagnolo Alejandro Davidovich Fokina. Una delusione soprattutto per il pubblico, legatissimo a Lorenzi, al punto da considerarlo un nisseno ad honorem. Lui ci ha provato, con la consueta generosità, ma non era ancora in condizione.