COSA IMPARARE DAL CECK

Marco Cecchinato è stata la grande sorpresa della scorsa stagione e dal suo tennis si può imparare tanto (anche a livello di club). Come ci ha spiegato il suo coach, Simone Vagnozzi: dal servizio kick all’uso della smorzata, dal cambio in lungolinea a cosa fare nelle varie zone del campo. Stanotte l'esordio all'Australian Open contro Filip Krajinovic
KICK AND...
Per un giocatore, soprattutto di livello agonistico, è uno schema che si ripete spesso sulla terra rossa: un servizio in kick (quindi con una forte rotazione top spin che sulla terra rossa rimbalza alto e spinge l'avversario fuori dal campo), seguito da un dritto col quale si cerca il colpo vincente o comunque di comandare lo scambio. Il servizio in kick (1) può anche rimbalzare corto, l'importante è che sia molto esterno (contro chi ha un rovescio a una mano e fatica ad anticipare, è perfetto); a questo punto, il battitore si sposta leggermente verso sinistra perché, sulla probabile risposta incrociata (2), dovrà girarsi sul dritto. Qui, doppia opzione da allenare: dritto inside in (lungolinea da sinistra, (3A) o inside out (3B). Da quella posizione non bisogna staccarsi ma continuare in spinta. E se l'altro risponde vincente in lungolinea di rovescio? Chapeau!
CAMBIARE IN LUNGOLINEA
Era il colpo più debole di Cecchinato, appena abbiamo cominciato a lavorare insieme: gli avversari lo chiudevano nell'angolo del rovescio e lui non riusciva a uscirne, colpendo sempre all'indietro, troppo corto e senza quasi mai cambiare la direzione. Ora la situazione è cambiata radicalmente e Marco è in grado sia di girare lo scambio sia, se c'è tempo e spazio, di tirare un rovescio lungolinea incisivo, colpo difficile ma che può destabilizzare l'avversario perché gli impedisce di girarsi sul dritto con sicurezza. Dunque, se l'avversario insiste nell'angolo del rovescio, su una palla più corta, potete imparare a sviluppare un rovescio lungolinea preciso e veloce (se non proprio definitivo); in ogni caso, anche su una palla più profonda, dovete imparare a cambiare direzione allo scambio, giocando un rovescio lungolinea anche alto e abbastanza lento ma con l'unico scopo di obbligare l'avversario a giocarvi incrociato sul dritto (se continuerà sul rovescio colpendo un dritto lungolinea, comunque a voi si aprirà il campo alla vostra destra). Sul veloce (o contro avversari che non spingono troppo), potete usare anche un rovescio lungolinea in slice.
Allenatevi così: un giocatore resta fermo nell'angolo del rovescio e gioca in tutte le direzioni (incrociato, stretto, lungolinea, senza per forza seguire uno schema fisso) e l'altro si muove a tutto campo. Cambiate ogni dieci minuti circa.
LA SMORZATA
È un colpo che, in particolare sulla terra rossa, può dare ottimi risultati. E piace tantissimo. Bisogna partire dal presupposto che serve avere una buona sensibilità nei colpi e questa difficilmente si impara. Però è altrettanto importante capire quando giocarla e qui entra in scena la visione di gioco. Chiaro che, perché sia efficace, bisogna essere in controllo dello scambio, con i piedi dentro il campo e l'avversario lontano dalla riga di fondo. Quattro aspetti da ricordare: 1. meglio giocarla su una palla tesa e veloce: se arriva alta e lenta, è difficile abbassare la traiettoria colpendo a livello della spalla; 2. se si colpisce ben dentro il campo, meglio lungolinea, altrimenti incrociata; 3. se è ben giocata, bisognerebbe seguirla a rete per chiudere gli angoli; 4. si può anche studiarla con un colpo di anticipo. Se giocate un colpo profondo e angolato che butta l'avversario fuori dal campo, potete già ragionare che, su una risposta più corta, potrete giocare una smorzata. Ricordatevi di cambiare presa non troppo presto per non essere prevedibili e di... non abusarne!
Allenatevi giocando in direzione incrociata e, dopo 3-4 scambi, cambiate in lungolinea eseguendo un colpo d'attacco o... una smorzata. In entrambi i casi, seguire a rete e giocatevi il punto.
LE ZONE DEL CAMPO
Non tutte le zone del campo sono uguali, non tutti gli errori sono uguali. Chi, come il sottoscritto, ha imparato tanto da coach Massimo Sartori, questi concetti li conosce piuttosto bene. Partiamo dalle zone del campo: non si può usare la stessa traiettoria se si colpisce a tre quarti campo o due metri dietro la riga di fondo. Smbra un concetto banale, ma troppo spesso viene dimenticato. Se colpisco ben dietro la linea di fondo, dovrò alzare la parabola, possibilmente utilizzando un certo top spin; dentro al campo, posso giocare una traiettoria più dritta, cercando di essere aggressivo. In fase di palleggio, si può optare per una via di mezzo, con una certa predilezione per un colpo sempre carico di un po' di top spin: passa più chiaramente sopra la rete e offre maggior sicurezza al colpo. Per quanto riguarda gli errori, sarebbero tutti da evitare! Tuttavia, è accettabile un errore in lunghezza, quando si va alla ricerca della massima profondità. I peggiori invece, sono quelli in rete (il primo ostacolo da superare) e in laterale (essendo il campo bello largo!).
Dunque, allenatevi giocando dei match ai dieci punti in cui sbagliare in laterale offre due punti all'avversario, in rete anche tre e in lunghezza... nessuno.
RISPONDETE DA LONTANO?
Molti appassionati avranno notato che diversi giocatori sulla terra rossa rispondono da molto lontano, anche tre, quattro metri dietro la riga di fondocampo. Scelta da imitare? Ni. Se l'avversario non serve un kick molto efficace, è francamente inutile arretrare così tanto. Anzi. Se però ci riesce e la palla salta via dopo il rimbalzo (e diventa difficile da anticipare, soprattutto col rovescio a una mano), piuttosto che prenderla all'apice della sua traiettoria, si può scegliere di aspettarla, arretrando ben dietro la riga di fondo. Ma cosa fare da laggiù, per non essere subito attaccati? Si deve giocare una risposta usando molta forza (il campo è diventato più lungo!) con una parabola alta sopra la rete, in direzione centro-incrociata per non dare troppo angolo e con adeguata profondità. A quel punto, dovete essere pronti a riguadagnare terreno appena concluso il colpo, riavvicinandovi alla riga di fondo (in questo senso, Nadal è un vero maestro). Allenatevi dunque a rispondere da lontano, usando un target di riferimento per indirizzare la risposta e ricordandovi di 1. ritornare verso la linea di fondo dopo aver concluso il colpo, 2. restare spostati verso il lato in cui avete colpito per non aprire l'angolo maggiore, quello incrociato.
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