Da Stoccarda a Stoccarda, Julia è diventata grande

Nello stesso impianto dove sette anni fa vinse il suo primo titolo importante, Julia Goerges riveste l'inedito ruolo di n.1 tedesca nella semifinale contro la Repubblica Ceca. Da qualche mese, grazie a un nuovo team e a una nuova mentalità, ha cambiato passo. “Ho imparato a essere paziente”. La Francia cerca l'impresa contro gli Stati Uniti.

Per qualche strana ragione, nessuna TV tedesca ha acquisito i diritti della Fed Cup, lasciando le dirette alla sola piattaforma streaming DAZN. Eppure la Germania sta facendo ottime cose e promette di farne ancora, magari a partire dalla semifinale di Stoccarda contro la Repubblica Ceca. Quattro anni fa, la Germania arrivò addirittura in finale ma si arrese alla corazzata ceca: non potrebbe esserci occasione migliore per la rivincita, tenendo conto che ci saranno le migliori, assenti nella vittoriosa trasferta in Bielorussia. A Minsk c'è stata una vera impresa, firmata da Tatjana Maria, Antonia Lottner e la doppista Ana Lena Groenefeld. Con il massimo rispetto per le autrici dell'impresa, il neo capitano Jens Gerlach è stato ben lieto di riabbracciare Julia Goerges e Angelique Kerber. Un anno fa, di questi tempi, “Angie” era ancora numero 1 del mondo. Oggi è la numero 2 di Germania, superata da una Goerges che viene da un periodo incredibile. Da ottobre a oggi ha vinto 25 partite, di cui 15 consecutive, è piombata tra le top-10 grazie ai successi a Mosca, Zhuhai e Auckland, e oggi aprirà la serie contro Petra Kvitova. A 29 anni, ha dato una clamorosa svolta alla sua carriera. Tutto è cominciato quando ha cessato la collaborazione con Sascha Nensel e ha iniziato a lavorare con Michael Gereser (che le fa sia da coach che da manager) e Matthias Mischka. I tre vivono a Regensburg, nei pressi di Monaco di Baviera, nel raggio di un chilometro, e hanno creato un'alchimia perfetta, quasi magica.

L'ARTE DELLA PAZIENZA
La Porsche Arena aveva accolto il suo primo titolo WTA, nel 2011. Sembrava potesse essere a nascita di una nuova stella, invece sono arrivati anni difficili, pieni di alti e bassi. “Infatti ritengo che il momento più intenso della mia carriera sia stato il successo a Mosca, per quello che ha rappresentato, mentre a Stoccarda mi ero trovata al posto giusto, al momento giusto. Niente a che vedere con oggi”. Pur affidandosi a un servizio-bomba (quest'anno guida la classifica degli ace, precedendo Karolina Pliskova, sua ex compagna di doppio e avversaria nel primo match di domenica), è migliorata in ogni settore. “In passato non ho fatto le cose giusteha detto a Sport 360, spiegando le ragioni di una crescita così tardiva – pensavo di averle fatte e lavorato bene, ma non era così. Gli atleti non sono pazienti, io ho iniziato ad esserla adesso perché il mio coach mi ha tranquillizzato, mi ha invitato ad aspettare e non preoccuparmi. Il lavoro avrebbe pagato”. La ricostruzione è partita dal doppio: facendo coppia con la Pliskova ha vinto tante partite e costruito una nuova convinzione. “Giocavo bene, ad alti livelli, così mi sono domandata perché non potessi fare altrettanto in singolare. Presa una nuova consapevolezza, ho messo un po' da parte il doppio”. Geserer è l'uomo chiave della sua crescita: arrivati i primi successi, le ha dato tanti suggerimenti su come gestire il momento. “Ero sicura che prima o poi avrei avuto successo, ma mi sono imposta di essere la stessa persona: il numero davanti al mio nome rappresenta solo la classifica, ma non dice chi sono veramente”.

PRIMA LA FED CUP, POI GLI SLAM
La nuova Goerges mostra una viva consapevolezza di sé, pur senza risultare presuntuosa. “Se vado a un torneo, lo voglio vincere. Non lo dico spesso perché non è elegante, ma se ci vado è perché ci credo. Se dicessi che l'obiettivo è passare il primo turno, potrei anche ritirarmi”. Il prossimo passo importante sarà andare lontano in uno Slam: come il connazionale Sascha Zverev non ha ancora superato lo scoglio degli ottavi (raggiunti cinque volte). “Per andare più avanti dovrò togliermi di dosso le pressioni. Ho battuto grandi avversarie in altri tornei, però sono n.11 al mondo avendo raccolto meno punti delle altre nei tornei mandatory. Da parte mia devo effettuare la migliore preparazione possibile, fare tutto quello che è in mio potere e vedere se riesco a trasferirlo in campo, ma la pressione non è positiva: sono arrivata in Australia con 15 successi consecutivi, me lo dicevano tutti e non ha certo aiutato”. Con sei vincitrici diverse negli ultimi sei Slam, la tedesca può permettersi di sognare. Ma prima c'è da battere le ceche, vere e proprie mattatrici degli ultimi anni di Fed Cup. Julia ci proverà, poi toccherà ad Angelique Kerber contro la Pliskova. Un match equilibrato: tutte le singolariste sono (o sono state) top-10. Tanto basta per guardare con curiosità a Stoccarda.

TRE FRANCESI PER UN'IMPRESA
Ad Aix en Provence, la Francia di Yannick Noah tenterà il miracolo contro gli Stati Uniti. Nonostante il fattore campo, le transalpine avranno bisogno di un'impresa. Curiosamente, Noah ha convocato solo tre giocatrici in virtù delle assenze di Caroline Garcia (voluta) e Alize Cornet (più o meno forzata). Visto che anche la giovane Oceane Dodin ha scelto di non essere disponibile, ha optato per un gruppo di fedelissime: Kiki Mladenovic e Pauline Parmentier in singolare, eventuale schieramento di Amandine Hesse in doppio. Si giocherà sulla terra battuta: a sorpresa, gli States hanno vinto tutti i sette precedenti su questa superficie. “Non lo sapevo, ma non è un problema – ha detto Noah – io non le ho mai affrontate, quindi sono 0-0”. Kathy Rinaldi ha scelto di tenere in panchina Madison Keys, optando per Sloane Stephens e Coco Vandeweghe. La prima dovrà sbloccare il suo rendimento fuori dagli Stati Uniti, mentre la seconda è un rullo compressore in Fed Cup: il suo match contro la Mladenovic dovrebbe essere il crocevia del weekend. Ci dirà se la Francia può sperare nel successo, oppure se proseguirà la striscia positiva della Rinaldi, imbattuta da quando ha preso in mano la Fed Cup americana.

FED CUP 2018 – SEMIFINALI
GERMANIA – REPUBBLICA CECA (Stoccarda, terra battuta indoor)

Julia Goerges (GER) vs. Petra Kvitova (CZE)
Angelique Kerber (GER) vs. Karolina Pliskova (CZE)

FRANCIA – STATI UNITI (Aix en Provence, terra battuta indoor)
Pauline Parmentier (FRA) vs. Sloane Stephens (USA)
Kristina Mladenovic (FRA) vs. Coco Vandeweghe (USA)
© RIPRODUZIONE RISERVATA