"IL TALENTO, DA SOLO, NON SERVE A NULLA"
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Per me poter iniziare a giocare i tornei WTA è un passaggio molto importante – diceva Dayana qualche tempo fa –,
e ogni passo in avanti che compio mi rende felice. Ma la transizione non è ancora completata, e so di dovermi impegnare ancora tanto per arrivare”.
Grazie a una famiglia dalle disponibilità economiche pressoché illimitate, tanto che a maggio per la festa del suo diciottesimo compleanno hanno organizzato un banchetto faraonico in una villa sul mare a Odessa, con cena di gala, con musica dal vivo, presentatore, telecamere, fotografi e pure i fuochi d’artificio (
vedere per credere!), la stellina ucraina ha sempre avuto a disposizione tutto il necessario per emergere. Dopo una buona carriera junior si è buttata fra le professioniste col giusto anticipo, e grazie alla novantina di posizioni già scalate dall’inizio dell’anno è riuscita a bruciare sul tempo la concorrenza della connazionale Marta Kostyuk, ferma al numero 129 WTA. Una sfida impari visto che quest’ultima ha addirittura due anni in meno, ma della quale a beneficiarne sarà l’Ucraina:
grazie alla Svitolina stanno vivendo il miglior periodo nella storia del loro tennis femminile, e con due talenti simili il futuro può diventare ancora più soddisfacente. È vero che su certi aspetti la Yastremska deve ancora lavorare, tanto che i più attenti non avranno dimenticato il suo ritiro sul 5-0 40/0 al terzo set in favore di Monica Puig al torneo di Acapulco, ma se si parla esclusivamente di tennis giocato per emergere non le manca nulla. Ha tutto, compresa la giusta mentalità, aspetto non banale per una diciottenne cresciuta fra i confort. “
Il talento non aiuta se non è accoppiato a tanto lavoro. A tennis gioca bene chiunque, per emergere bisogna avere qualcosa in più dentro, qualcosa che ogni giorno ti spinge per provare a diventare la migliore. Spero di guadagnarmi stabilmente un posto importante nella classifica femminile. Quale sarà? È tutto nelle mie mani”.