Riccardo Bisti
20 September 2017

Italia, devi sperare nei litigi spagnoli

L'urna della Fed Cup è severa con l'Italia di Tathiana Garbin: i prossimi 10-11 febbraio ospiteremo la Spagna. Con le Furie Rosse al completo non dovrebbe esserci partita, ma stanno vivendo una delicata transizione tra capitani, dopo che la RFET non aveva avvisato le giocatrici dell'intenzione di destituire Conchita Martinez.

Non è andata bene. In attesa di una riforma della Fed Cup soltanto rinviata, l'Italia riparte dal World Group II e tra le varie opzioni è uscita la peggiore. Al netto del fattore campo (si giocherà in Italia i prossimi 10-11 febbraio), la Spagna è la squadra più forte tra le otto presenti nel raggruppamento. Lo ha dimostrato un anno e mezzo fa, quando Muguruza e Suarez Navarrono spedirono in Serie B una squadra ormai a fine ciclo, in una partita passata alla storia per il gran rifiuto di Camila Giorgi. Arriva la Spagna e – onestamente – l'Italia deve sperare nella confusione in seno alla Real Federacion Espanola de Tenis, che nei giorni scorsi ha annunciato il siluramento di Conchita Martinez. Se la ex campionessa di Wimbledon poteva aspettarsi l'epilogo in Coppa Davis (si parla di Sergi Bruguera come possibile erede), sperava di andare avanti almeno tra le ragazze. Aveva creato un buon gruppo, con ambizioni importanti. In altre parole, la Spagna voleva vincere la Fed Cup 2017. Qualcosa è andato storto al match d'esordio contro la Repubblica Ceca, così Conchita si è vista costretta a giocare con le seconde linee lo spareggio contro la Francia. Ne è venuta fuori una mattanza che ha riportato le Furie Rosse in Serie B. Chissà se i dirigenti imputano alla Martinez l'incapacità di portare le migliori nello spareggio, oppure se c'è dell'altro. “Pensavo che la nuova dirigenza mettesse lo sport prima di tutto, invece non è così” ha detto la Martinez il giorno del siluramento.

SPAGNA: GIOCATRICI COINVOLTE A META'
In attesa di conoscere il nome del nuovo capitano (o capitana), Tathiana Garbin deve sperare – e non c'è nulla di disonorevole – nelle assenze altrui. Puoi giocare su qualsiasi superficie, in qualsiasi città, ma in questo momento Muguruza e Suarez Navarro sono fuori portata per le ragazze su cui “Tax” ha dimostrato di puntare: Martina Trevisan e Jasmine Paolini. Salvo sorprese dal CAS di Losanna, ci sarà anche Sara Errani. L'aiuto logistico e sostanziale della FIT nella vicenda letrozolo ha rafforzato il legame già intenso tra Sara e la maglia azzurra. Oggi come oggi, la Garbin schiererebbe la Errani e la giovane che, in quel momento, le darà maggiori garanzie. Da dietro, intanto, si vedono timidi segnali di crescita da Camilla Rosatello e Georgia Brescia. Detto che la Errani (con ogni probabilità, salvo exploit a gennaio) si presenterà da singolarista n.2 (e potrebbe essere un vantaggio), un eventuale successo azzurro passa dall'assenza delle big, preferibilmente la Muguruza. Contro la Suarez si potrebbe pensare a un campo molto veloce, ma salvo annunci (molto) anticipati, la scelta della superficie sarà fatta senza conoscere il team avversario. Ma che Spagna arriverà, nella seconda settimana di febbraio? Ad accendere qualche dubbio, il fatto che nessuna sia stata avvisata dalla federazione sull'esonero di Conchita Martinez. Nè Muguruza, né Suarez Navarro, né la veterana Silvia Soler Espinosa sono state avvisate. “Credo che avrebbero dovuto farlo” ha detto la Suarez. Qualcuna potrebbe esserci rimasta male e rinunciare alla nazionale. Tuttavia, i vertici federali si sono fatti vivi tramite Whatsapp per chiedere un parere sul nome del nuovo capitano. “E di questo ne ho già parlato con Garbine”. Se le loro indicazioni saranno ascoltate, potrebbero decidere di accettare la chiamata alle armi.

ESPERIENZA E GIOVENTU'
​Ipotizziamo una loro assenza: in quel caso, che Spagna sarebbe? Ahinoi, leggermente superiore all'Italia. Lara Arruabarrena, 25 anni (n.61 WTA), è un'ottima giocatrice e partirebbe favorita contro le giovani e potrebbe giocarsela contro la Errani (non ci sono precedenti tra le due). C'è poi la giovane Sara Sorribes Tormo, classe 1996 e n.93 WTA, da cui ci si aspettava qualcosa di più. È un po' indietro rispetto alla tabella di marcia, ma ha pur sempre l'età della Paolini e le sta davanti (l'ha battuta un paio d'anni fa a Brescia, mentre ha perso in tre set contro la Errani, a Charleston 2015). Da seguire la ripresa di Maria Teresa “Tita” Torro Flor, assente a lungo e tornata quest'anno nel circuito ITF. Stiamo palando di una ex top-50 WTA, nonché vincitrice di un torneo del circuito maggiore. Oggi è n.210 WTA, mentre in 248esima posizione c'è Paula Badosa, di gran lunga la migliore promessa iberica, almeno sul breve termine. Per il doppio, potrebbero riciclare l'eterna Maria Josè Sanchez Martinez. Insomma, sarà una sfida complicata. Come dice la Garbin, certe partite possono rappresentare uno stimolo in più. Ha ragione e sarà doveroso provarci fino all'ultima palla. Tuttavia, un'occhiata a quanto succede nei gruppi zonali (da cui scaturiranno le avversarie per restare nel World Group II) andrà data. Se poi sarà stato inutile, tanto meglio.

FED CUP 2018 (Primo Turno: 10-11 febbraio)
WORLD GROUP I

Bielorussia – Germania
Repubblica Ceca – Svizzera
Francia – Belgio
Olanda – Stati Uniti

WORLD GROUP II
Slovacchia – Russia
Australia – Ucraina
Romania – Canada
Italia - Spagna

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