FEDERER NEL DESTINO...E MAGARI IN FINALE?
E' lì che Denis ha iniziato a giocare, ed è lì che la madre non ha messo catene al suo istinto. Si presentava a rete ogni tre palle, e i suoi coetanei lo beffavano con il pallonetto. “Non ti preoccupare, crescerai” gli diceva. Maestri più esperti le dicevano che assecondare il suo istinto sarebbe stato pericoloso, al giorno d'oggi. Lei non ha mai dubitato della scelta e l'ha mostrata a tutto il mondo quando il figlio aveva otto anni, mettendo online un filmato con la speranza di trovare qualche sponsor. Qualcuno l'ha notato, al punto da fargli fare qualche stage con Tennis Canada. “Ma adottavano un programma collettivo, mentre pensavo che lui avesse bisogno di qualcosa di più specifico” racconta la madre, che dunque lo ha riportato da sé quando aveva 11 anni. Ma Richmond Hill stava ormai stretta agli Shapovalov, così la scelta di aprire un'accademia tutta sua, la “Tessa Tennis” a Vaughan, sobborgo settentrionale di Toronto. Lì poteva stare in campo anche tutto il giorno, specie da quando ha iniziato a studiare a distanza. A un certo punto, la madre ha capito di dover scindere il ruolo di mamma da quello di allenatrice, così si è defilata. Per quattro anni, all'angolo di Denis c'è stato Adriano Fuorivia, coach d'esperienza (e di origine calabrese) che però non aveva background a livello internazionale. E così, sul finire dell'anno scorso, si sono resi conto che il suo ciclo si era esaurito. Adesso, al suo fianco, c'è il capitano di Davis Martin Laurendeau. Lo ha protetto ai tempi dell'incidente di Ottawa, adesso sta provando a gestire nel modo giusto un talento sconfinato, che non annoia mai. Perché Shapovalov può estrarre una gran giocata su qualsiasi colpo. Il suo tennis è imprevedibile e coraggioso. E' impossibile annoiarsi, un po' come quando si guarda Federer. Già, quel Federer che quando era piccolo non gli firmò un autografo. Mica per cattiveria: prima di un allenamento, a Toronto, era stato attorniato di ragazzini. Ne aveva accontentati un po', ma poi il campo lo chiamava. E così ha smesso di firmare proprio quando era il turno di Denis. Lui si mise a piangere, oggi ci ride sopra. Tre anni fa gli ha fatto da sparring, sempre a Toronto, mentre domenica potrebbe – udite udite – affrontarlo in una finale. Tra qualche anno ricorderemo questa settimana come la deflagrazione di una stella. Oggi, tuttavia, ha le dolci sembianze di una favola.
ATP MASTERS 1000 MONTREAL – Quarti di Finale
Denis Shapovalov (CAN) b. Adrian Mannarino (FRA) 2-6 6-3 6-4
Alexander Zverev (GER) b. Kevin Anderson (SAF) 7-5 6-4
Robin Haase (NED) b. Diego Schwartzman (ARG) 4-6 6-3 6-3
Roger Federer (SUI) b. Roberto Bautista Agut (SPA) 6-4 6-4