L’ASSENZA DELLA VINCI GRIDA VENDETTA
La classifica maschile vede al primo posto Nick Kyrgios, definito “
la cosa più vicina a John McEnroe, che ironia della sorte non riesce a smettere di riprenderlo”, seguito da
Roger Federer, il giovane Denis Shapovalov, Rafael Nadal, Dustin Brown, Gael Monfils (a proposito di spettacolo sul campo da tennis: guardate come sta preparando il 2018), Grigor Dimitrov, Fognini, Alexander Zverev e un curioso ex-aequo fra Jack Sock e David Ferrer. Gli immancabili ci sono tutti, ma lasciano qualche perplessità gli ultimi tre nomi. Per Zverev il motivo è che ha un tennis diverso rispetto a quello che ci si aspetterebbe da un gigante di un metro e 98 (vero, ma non basta sapere tirare il rovescio per essere spettacolari), mentre Ferrer e Sock sono stati inseriti perché danno sempre tutto ciò che hanno. Può essere una sfaccettatura dello spettacolo? Magari sì, anche se Alexander Dolgopolov e Benoit Paire, i due assenti che fanno più rumore, non saranno così d’accordo.
Fra le donne, invece, al comando c’è CoCo Vandeweghe: è esagerato dire che “raramente finisce un match senza rompere almeno una racchetta”, ma la 26enne californiana merita il primo posto per il suo tennis “ignorante”, imbevuto nel carisma. Dietro di lei Serena Williams, miss 299 colpi vincenti in un torneo Jelena Ostapenko, Venus Williams, Agnieszka Radwanska, la Schiavone, Garbine Muguruza, Belinda Bencic, Sloane Stephens e Petra Kvitova. Impossibile non notare l’assenza di Roberta Vinci (e sì che gli americani dovrebbero ricordarsela bene…), così come quella di Svetlana Kuznetsova. La qualità del tennis della russa viene troppo spesso sottovalutata, e
se un certo Roger Federer – che di classe se ne intende – l’ha definita la sua giocatrice preferita un motivo deve pur esserci. Quanti pagherebbero il biglietto per Bencic-Stephens piuttosto che per Vinci-Kuznetsova?