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Redazione
08 December 2016

Fed Cup: la Francia ha scelto il carisma di Noah

Mossa a sorpresa della federtennis francese: la panchina di Fed Cup, lasciata vacante da Amelie Mauresmo, va a Yannick Noah. Già capitano di Davis, aveva guidato le ragazze nel 1997 e 1998 (vincendo un titolo). Sperano che convinca la Garcia a giocare? Oppure che sappia lanciare le giovani?
C'è un'immagine che spiega meglio di altre la decisione della federtennis francese, l'ultima davvero importante della gestione Gachassin (che sarà sostituito in febbraio). Dall'anno prossimo, sulla panchina di Fed Cup siederà Yannick Noah. Lo stesso Yannick Noah che, come vedete nella foto qui sopra, faceva determinate espressioni durante la finale di Strasburgo, persa per un soffio contro la Repubblica Ceca. E' una scelta a sorpresa per almeno due ragioni: in primis, si pensava che la Coppa Davis fosse un impegno totalizzante, soprattutto per chi è tornato nel "giro" dopo un decennio di assenza, quando si pensava che ormai facesse il cantante a tempo pieno. In secundis, perché c'erano parecchi candidati. Si era parlato di Mary Pierce (forse il nome più autorevole), Nathalie Tauziat, Henri Leconte, Loic Courteau e Fabrice Santoro. Persino Patrick Mouratoglou aveva avanzato la sua candidatura, ma era stato stoppato da Kristina Mladenovic. A quanto pare, la bionda "Kiki" non aveva alcuna intenzione di sedersi accanto a lui. Nello sfogliare la margherita, hanno scelto Noah. Nel comunicato stampa, la FFT scrive che Yannick metterà a disposizione della squadra "energia, abilità e carisma". Escludendo ragioni di natura economica (la FFT è molto ricca e non ha certo bisogno di economizzare, assumendo un capitano anziché due), la decisione si può riassumere con una parola: carisma. E' la qualità, più di ogni altra, che Noah può mettere a disposizione di una squadra che - sulla carta - non può competere per il titolo.
DOPPIA FUNZIONE
Quest'anno Mladenovic e Garcia hanno fatto miracoli, ma l'anno prossimo Caroline non ci sarà. Ha scelto di concentrarsi sull'attività individuale, mettendo in difficoltà tutto il team. Già, perché la Mladenovic non può fare tutto da sola. Alle sue spalle troviamo Alize Cornet, che a 27 anni sembra destinata a un ruolo da comprimaria (sebbene, curiosamente, in classifica sia davanti di una posizione alla Mladenovic), poi Pauline Parmentier e infine la giovane Oceane Dodin, buona promessa, già numero 74 WTA, ma da testare a certi livelli. L'arrivo di Noah avrà una doppia funzione: da una parte, sperano che con la sua capacità di persuasione riesca a convincere la Garcia a giocare, dall'altra che sappia mischiare le carte e a lanciare i giovani (alle spalle della Dodin, i nomi più interessanti sembrano Fiona Ferro e Tessah Andrianjafitrimo). In Coppa Davis, per esempio, ha lanciato con successo Lucas Pouille. Ultimo francese a vincere un torneo del Grande Slam (Roland Garros 1983), è già stato capitano di Fed Cup nel biennio 1997-1998, peraltro vincendo il trofeo nel 1997. Quell'anno dimostrò la sua capacità di adattarsi alle situazioni: fu un vero successo di squadra, poichè Mary Pierce, Nathalie Tauziat, Sandrine Testud e Alexandra Fusai furono tutte decisive. Curiosità: nell'anno in cui l'Italia rinuncia al singolo capitano per Davis e Fed Cup (come è noto, tra le ragazze ci sarà l'esordio di Tathiana Garbin), due paesi di grande forza e tradizione come Spagna (già dall'anno scorso) e Francia ricorreranno al capitano unico. Stranezze del tennis.
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