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Riccardo Bisti
18 August 2018

Federer anticipa anche la mezzanotte

In una giornata di straordinari, Roger Federer compie il suo dovere e centra la semifinale a Cincinnati. Prima batte Leonardo Mayer, poi lascia un set a Stan Wawrinka. Verso le 23 locali, tuoni e fulmini hanno spaventato gli organizzatori: al rientro, Roger aveva fretta: due break e rapido successo. Se la vedrà con David Goffin, che gli ha tolto di mezzo Del Potro.

Mancavano quattro minuti allo scoccare della mezzanotte quando il Western & Southern Open di Cincinnati si è faticosamente messo in pari col programma. Un venerdì sera di lusso aveva regalato un match tra Roger Federer e Stan Wawrinka, vinto dallo svizzero più famoso col punteggio di 6-7 7-6 6-2. Una bella partita che, a un certo punto, ha rischiato di non terminare. Quando Federer si era aggiudicato il tie-break del secondo set, peraltro dopo essersi trovato a due punti dalla sconfitta, gli organizzatori hanno spedito giocatori negli spogliatoi per il rischio di un violento acquazzone. Tuoni e fulmini, immortalati dalle macchine fotografiche, hanno risparmiato il Lindner Family Tennis Center dall'ennesima sciacquata non richiesta. Per la prima volta in carriera, o perlomeno da quando è diventato un fenomeno, Roger Federer ha dovuto giocare due match in un giorno. Nel pomeriggio aveva superato Leonardo Mayer, poi ha trovato l'amico di tante battaglie, fedele compagno nell'oro olimpico a Pechino 2008 e nella vittoria in Coppa Davis. Contro Wawrinka vanta un bilancio decisamente positivo, ma stavolta ha rischiato grosso. Il 33enne di Losanna ha giocato benissimo i punti importanti per due set, senza fallire neanche mezza chance. Federer era inavvicinabile al servizio, lui concedeva qualcosa ma se la cavava sempre. Dominava il tie-break del primo set (7-2) e poi arrivava a giocarsi il secondo. Sotto 6-4 (maturato dopo uno scambio lunghissimo, il più bello della partita), Wawrina si rifugiava sul 6-6, ma due errori di fila (un dritto e un rovescio) lo costringevamo a giocare il terzo set.

QUARTA FINALE CONTRO DJOKOVIC?
Poco dopo, i giocatori venivano messi in stand by per 22 minuti, nell'attesa-speranza che il meteo smettesse di frignare. Si pensava che uno stop per riordinare le idee facesse bene a Wawrinka, invece Federer (già sette volte vincitore a Mason) ha più o meno dominato il parziale. Già sul 2-1, Stan doveva cancellare una palla break con uno straordinario rovescio sulla riga. Cancellava un'altra palla break sul 3-2 (con il servizio), ma la successiva gli era fatale. Costretto a rete, giocava una volèe “agricola”, ma sulla seconda non poteva nulla: 4-2 Federer, racchetta di Wawrinka scagliata verso la rete e partita virtualmente finita perché Stan non aveva più energie nervose. Federer gli strappava il servizio anche nell'ultimo game e agitava un pugnetto quasi nascosto, come a non voler esultare troppo di fronte al connazionale, battuto 21 volte su 24 scontri diretti (16-0 sul cemento). Per Wawrinka resta comunque un ottimo torneo, il simbolo di una ripresa che sembra finalmente definitiva dopo i tormenti post-operazione. Salvo sorprese, il torneo dovrebbe garantire una finale tra Federer e Djokovic, come peraltro è già accaduto tre volte a Cincinnati. Si confermerebbe la tradizione che li vuole finalisti ogni tre anni, poiché si sono già giocati il titolo nel 2009, nel 2012 e nel 2015. Per arrivare all'appuntamento, il serbo dovrà battere Marin Cilic, mentre King Roger sarà ben contento di non affrontare Del Potro, ma un giocatore che da ragazzino aveva il suo poster in camera: David Goffin. In sette scontri diretti, il belga si è imposto soltanto una volta, l'ultima, nella semifinale del Masters. Curiosamente, si sono affrontati solo una volta sul cemento all'aperto (Australian Open 2016) e fu netta vittoria di Federer.

SORPRESA SABALENKA
Anche il tabellone femminile si è allineato alle semifinali: ai volti noti di Simona Halep e Petra Kvitova, si accompagna quello esperto di Kiki Bertens e la novità assoluta, Aryna Sabalenka. Già buona protagonista in Canada, la bielorussa ha giocato davvero un bel match contro Madison Keys, rispedita a casa in appena due set. Un successo che vale, perché sul cemento americano la Keys (come diverse connazionali) si esalta. “È stata una grande esperienza per me, sono molto felice di aver vinto in due set. Mi è piaciuto molto giocare sul campo centrale” ha detto la Sabalenka, uscita un tabellone molto complicato, poiché prima della Keys aveva già eliminato Karolina Pliskova e Caroline Garcia, peraltro con matchpoint annullati. “Non devi pensare al nome della tua avversaria – dice – l'ho capito soltanto adesso. Bisogna scendere in campo ed essere convinte di potercela fare". Contro la Keys, in un match-sparatoria, ha tenuto una qualità di gioco davvero notevole, con un saldo poitivo (+7) tra colpi vincenti ed errori gratuiti. “Adesso dovrà soltanto stare calma e riposarmi: nei turni precedenti ho partito la tensione e ho giocato tre set". Non prima delle 22 italiane, sfiderà nientemeno che Simona Halep.

ATP MASTERS 1000 CINCINNATI - Quarti di Finale
Novak Djokovic (SRB) b. Milos Raonic (CAN) 7-5 4-6 6-3
Marin Cilic (CRO) b. Pablo Carreno Busta (SPA) 7-6 6-4
David Goffin (BEL) b. Juan Martin Del Potro (ARG) 7-6 7-6
Roger Federer (SUI) b. Stan Wawrinka (SUI) 6-7 7-6 6-2

WTA PREMIER FIVE CINCINNATI - Quarti di Finale
Simona Halep (ROM) b. Lesia Tsurenko (UCR) 6-4 6-1
Aryna Sabalenka (BLR) b. Madison Keys (USA) 6-3 6-4
Petra Kvitova (CZE) b. Elise Mertens (BEL) 7-5 5-7 6-3
Kiki Bertens (NED) b. Elina Svitolina (UCR) 6-4 6-3

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