QUARTA FINALE CONTRO DJOKOVIC?
Poco dopo, i giocatori venivano messi in stand by per 22 minuti, nell'attesa-speranza che il meteo smettesse di frignare. Si pensava che uno stop per riordinare le idee facesse bene a Wawrinka, invece Federer (già sette volte vincitore a Mason) ha più o meno dominato il parziale. Già sul 2-1, Stan doveva cancellare una palla break con uno straordinario rovescio sulla riga. Cancellava un'altra palla break sul 3-2 (con il servizio), ma la successiva gli era fatale. Costretto a rete, giocava una volèe “agricola”, ma sulla seconda non poteva nulla: 4-2 Federer, racchetta di Wawrinka scagliata verso la rete e partita virtualmente finita perché Stan non aveva più energie nervose. Federer gli strappava il servizio anche nell'ultimo game e agitava un pugnetto quasi nascosto, come a non voler esultare troppo di fronte al connazionale, battuto 21 volte su 24 scontri diretti (16-0 sul cemento). Per Wawrinka resta comunque un ottimo torneo, il simbolo di una ripresa che sembra finalmente definitiva dopo i tormenti post-operazione. Salvo sorprese, il torneo dovrebbe garantire una finale tra Federer e Djokovic, come peraltro è già accaduto tre volte a Cincinnati. Si confermerebbe la tradizione che li vuole finalisti ogni tre anni, poiché si sono già giocati il titolo nel 2009, nel 2012 e nel 2015. Per arrivare all'appuntamento, il serbo dovrà battere Marin Cilic, mentre King Roger sarà ben contento di non affrontare Del Potro, ma un giocatore che da ragazzino aveva il suo poster in camera: David Goffin. In sette scontri diretti, il belga si è imposto soltanto una volta, l'ultima, nella semifinale del Masters. Curiosamente, si sono affrontati solo una volta sul cemento all'aperto (Australian Open 2016) e fu netta vittoria di Federer.