Federer, Nadal e Kvitova volano, flop Bouchard

Nessun problema per Roger e Rafa. Bene anche la prima di Murray contro un ottimo Kukushkin. Parte fortissimo la campionessa in carica che lascia per strada un solo game, mentre Genie... di GIORGIO VALLERIS

Federer, nadal e kvitova volano, flop bouchard

di Giorgio Valleris - foto Getty Images

 

Nessuna sorpresa, almeno tra i big. Il tappeto verde di Wimbledon ci ha abituato a scivoloni illustri già nei primissimi turni, ma questo martedì è filato via liscio per tutti i favoriti. Il debutto di Roger Federer è poco più di una formalità. Che il fenomeno di Basilea fosse in gran forma lo si era visto chiaramente ad Halle e qui a Londra non ha fatto che confermarlo. Contro Damir Dzumhur, regolato per 6-1 6-3 6-3, ha impiegato appena un’ora e 8 minuti. Nel prossimo turno se la vedrà con il bombardiere americano Sam Querrey che con i suoi servizi sempre oltre i 200 km/h può rappresentare un'insidia sull'erba...

 

Meno agevole l'impegno per Andy Murray. L'idolo di casa e campione 2013 ha faticato contro il kazako Mikhail Kukushkin che, specie nelle prime battute del match ha impensierito non poco lo scozzese che si è comunque imposto per 6-4 7-6 6-4 in poco più di due ore. Esordio sul velluto anche per Rafa Nadal che supera il brasiliano Tomaz Bellucci 6-4 6-2 6-4. Quando si tratta del maiorchino, quest'anno, ogni match rappresenta un'incognita, tanto più su una superifice come l'erba. Adesso per lui c'è Dustin Brown, solita mina vagante sull'erba che ha già regalato un brutto dispiacere al mancino di Manacor in quel di Halle l'anno passato...

 

Tutto facile per la campionessa in carica Petra Kvitova che lascia un solo gioco all’olandese Kiki Bertens, regolata con un secco 6-1 6-0 in poco pià di mezz'ora. Partenza sprint anche per Angelique Kerber che ha rifilato un severo 6-0 6-0 alla connazionale Carina Witthoeft.

 

L'unico scivolone è quello di Eugenie Bouchard; per la verità non una gran sorpresa visto che la tennista canadese in questa stagione non ne ha davvero azzeccata una. Certo però sull'erba che la aveva consacrata campionessa Junior nel 2012 era lecito attendersi qualcosa di più, anche perché di fronte aveva la numero 117 del mondo, la cinese Ying-Ying Duan. Non esattamente la nuova Serena. Genie aveva punti pesanti da difendere in virtù della finale 2014 e questo passo falso al primo turno le costerà caro. Dopo essere scivolata fuori dalla Top Ten in primavera ecco un'altra brutta notizia per la bella Genie a cui non manca né il tempo né le capacità di per risalire (in fretta) la china. 

 

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