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Riccardo Bisti
18 January 2018

Giorgi, stavolta è soprattutto sfortuna

L'azzurra gioca un buon match contro una giocatrice in gran forma. Si prende il primo set, tiene duro nel secondo e poi crolla nel terzo, forse per un problema fisico. Ma trovare Ashleigh Barty al secondo turno, in un tabellone con 10 delle prime 16 già fuori, è stato un peccato. Soprattutto per lo stato di forma che aveva messo in mostra.

Difficile capire l'incidenza del problema fisico (gamba sinistra?) avuto da Camila Giorgi nel match contro Ashleigh Barty. Ma non c'è dubbio che l'azzurra sia stata sfortunata, molto, nel pescare proprio la Barty al secondo turno dell'Australian Open. Sydney aveva mostrato una Giorgi in grande spolvero, forse la migliore di sempre. E anche a Melbourne ha mostrato un tennis di qualità, bello da vedere perché diverso rispetto agli standard WTA. Il match contro la giovane aborigena non avrebbe sfigurato negli ottavi, forse nemmeno nei quarti. Ma l'urna le ha messe una contro l'altra al secondo turno, nella fornace della Rod Laver Arena, appena mitigata dalla sessione serale. È stata una gran bella partita, di qualità. Al terzo turno ci va la Barty e sarebbe scorretto dire che la Giorgi è arrivata a un passo dal successo, pur avendo vinto il primo set. Nel secondo ha sempre dovuto rincorrere, poi nel terzo si è arresa, sia pure condizionata da un fisico non più esplosivo come all'inizio. È finita 5-7 6-4 6-1 e l'Australia continua a sognare con la strana accoppiata Kyrgios-Barty. Non potrebbero essere più diversi. È proprio questo a rendere tutto più affascinante. Lui è un personaggio a tutto tondo, lei una ragazza tranquilla, persino timida, che va in giro con una Toyota anche se il suo conto in banca le consentirebbe acquisti ben più onerosi.

STRAPPO DECISIVO NEL SECONDO SET
Il match aveva un tema tattico chiaro: la Giorgi picchiava a volontà, come ha sempre fatto, sia pur con un dritto più regolare e qualche rotazione in più. La Barty cercava di comandare con il dritto e contenere con lo slice. Nel primo set, la Giorgi volava sul 5-3, si faceva riacchiappare, ma un break all'undicesimo game sanciva l'allungo decisivo. Nel secondo, la Barty saliva 3-1 ma Camila la riagganciava sul 3-3. Da quel momento, i numeri raccontano che l'australiana ha vinto nove degli ultimi undici game. A ben vedere, c'era lotta per tutto il secondo set. La Barty volava 5-3, Camila trovava il controbreak ma quando ha servito per l'ennesimo aggancio si è fatta brekkare. Peccato per il setpoint, uno scambio di 19 colpi chiuso da un rovescio in corridoio. A un certo punto, la Giorgi aveva tutto il lungolinea aperto per chiudere con il dritto, invece ha tirato un colpo incrociato, laddove era rimasta la Barty, ormai quasi rassegnata a perdere il punto. Il terzo era un dominio australiano: il break del 2-0 arrivava con un dritto vincente, poi Camila usciva progressivamente dal campo, sempre meno esplosiva sul piano atletico. E chi gioca come lei, si sa, ha bisogno di essere al 100%.

INVERSIONE DI TENDENZA?
Va detto che la Barty ha giocato benissimo (26 vincenti e 19 errori), ha servito altrettanto bene (12 ace) ed era più abituata alle condizioni ambientali. “Faceva molto caldo, ma le condizioni mi piacevano – ha detto – per me non è un problema, ho passato più tempo di altri in queste condizioni. È comunque stato meglio giocare di sera”. Gli alibi ci sono, così come i segnali positivi. Con Andrei Kozlov al suo angolo, la Giorgi ha mostrato ottime cose. Non resta che attendere i prossimi tornei per capire se l'inversione di tendenza è decisa, concreta. Il suo gioco non cambierà, ma anche giocando un solo tipo di tennis si può alzare il rendimento. Si può essere moderatamente ottimisti, ma l'Italia ha bisogno che qualcuna la affianchi a livello di top-100. Non soltanto la 30enne Sara Errani, per non parlare di Francesca Schiavone. Prosegue l'avventura della Barty, che al terzo turno si misurerà con Naomi Osaka. “Il mio segreto? Oggi sono una persona diversa rispetto alla prima parte di carriera. Sto bene dentro e fuori dal campo, sono felice. Mi sono resa conto di essere fortunata a giocare a tennis. Il tabellone non lo guardo: tra social media e bombardamenti mediatici non puoi ignorarlo del tutto, ma cerco di non farmi condizionare troppo”. Con 10 delle prime 16 teste di serie già eliminate, un pensierino all'impresa è legittimo. Il problema è che negli ottavi rischia di incrociare la n.1 Simona Halep, parsa in gran spolvero contro la Bouchard. Ma bisogna fare un passo alla volta. Sempre.

AUSTRALIAN OPEN DONNE – Secondo Turno
Ashleigh Barty (AUS) b. Camila Giorgi (ITA) 5-7 6-4 6-1

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