Lo Us Open ha spinto Garbine Muguruza al comando, ma il mazzo di carte da cui uscirà la numero 1 WTA di fine anno è ancora molto intricato. Con due tornei molto ricchi (Wuhan e Pechino) più le WTA Finals di Singapore, è probabile un arrivo al fotofinish. Due delle possibili protagoniste si sono presentate a Wuhan con un assetto tecnico tutto nuovo. Tuttavia, le scelte di Simona Halep e Karolina Pliskova sono diametralmente opposte: se la rumena ha aggiunto un volto nuovo al suo team, la ceca ha interrotto la collaborazione con il suo coach e svolgerà in “solitudine” l'ultima parte dell'anno. Pur continuando ad essere seguita da Darren Cahill, la Halep sarà accompagnata anche dal miglior tennista rumeno degli ultimi anni: Andrei Pavel è stato numero 13 ATP nel 2004 e vanta già una discreta esperienza come coach WTA, visto che ha allenato Tamira Paszek (con cui ha anche avuto una love story) e Jelena Jankovic. Battuta al primo turno dello Us Open da Maria Sharapova, la rumena ha annunciato l'arrivo di Pavel il giorno dopo. I due, quindi, hanno avuto quasi un mese per lavorare insieme. “In realtà sapevo che Andrei sarebbe entrato nel team già prima dello Us Open – ha detto la Halep – Darren mi ha detto che avrebbe voluto inserirlo nel team e io sono stata d'accordo sin dal primo momento, perché Andrei mi piace molto. Ha detto che avrebbe portato un buon spirito nel team e portato una voce diversa sul piano tecnico”. La scelta è ricaduta sul rumeno per un'ovvia ragione linguistica, ma anche per l'esperienza: è pur sempre stato top-15 ATP (“Anzi, n.13, il mio numero preferito” dice la Halep). “Era il mio idolo da bambina, quando avevo 10-11 anni. Mi piaceva il suo stile di gioco, il suo rovescio, penso che ci sia qualche similitudine tra noi. Anche le gambe: le abbiamo entrambi massicce. Ad ogni modo, proveremo per qualche mese e poi si vedrà”.