Lo spostamento in avanti di una settimana ha fatto bene a Wimbledon. C'è un po' di respiro dopo il Roland Garros, i giocatori sono contenti e il rischio di pioggia è inferiore. Spostando l'intero torneo in luglio, tuttavia, c'è la possibilità che il Flying Ant Day cada proprio mentre si gioca. Nel giorno del venticinquennale dal clamoroso successo di Andre Agassi, sotto gli occhi di una commossa Barbra Streisand, Wimbledon è stato invaso da centinaia (migliaia?) di formiche volanti che sono partite per la stagione dell'accoppiamento. Prima di raggiungere i loro obiettivi, hanno disturbato la terza giornata dei Championships. Sono finite dappertutto, rompendo le scatole ai giocatori. Persino Kei Nishikori ha perso la calma, mentre Johanna Konta è convinta di averne ingoiata qualcuna. “Ne sono abbastanza certa. Me ne porterò a casa un paio, sia nello stomaco che dentro le mie borse”. Durante lo splendido match contro Donna Vekic, durato oltre tre ore, i fastidiosi ospiti hanno spesso interrotto le giocatrici tra un punto e l'altro. Anche Tsonga, durante il match contro Simone Bolelli, ha avuto i suoi problemi. Però ha minimizzato: “Si sono infilate nel naso e nell'orecchio, ma avevo già vissuto situazioni del genere, sia in Australia che negli Stati Uniti, specie durante le sessioni serali. Qui a Londra sono molto piccole, ma erano tantissime”. L'invasione è iniziata verso mezzogiorno. I giocatori si sono difesi come hanno potuto, utilizzando anche le racchette. Tuttavia, non sembra che l'invasione (mica tanto pacifica...) abbia condizionato l'esito degli incontri.