LE SENSAZIONI PROVATE A PARIGI
In fondo c'è stato un caso molto recente: Roger Federer. “Non so se posso paragonarmi a Roger, ma se ti applichi con impegno, sai cosa devi fare e hai ancora il giusto desiderio, mi piacerebbe tornare ai piani alti. O almeno fare tutto quello che mi è possibile”. Attualmente numero 43 WTA, la Stosur riparte dallo slancio positivo che le stava regalando la terra battuta, dove peraltro aveva conquistato il nono titolo in carriera a Strasburgo. La storia dice che può fare ottime cose anche sul cemento americano, ma quest'anno le ambizioni saranno giocoforza inferiori. Giunti a una certa età, è lecito domandarsi quanta strada resti da fare. La Stosur lo ha fatto in gennaio, dopo l'ennesima delusione all'Australian Open. “Ma io ho sempre amato giocare, allora spero di avere ancora qualche chance per provare a essere un fattore”. Insomma, andrà avanti fino a quando le piacerà farlo, a patto che il rendimento sia soddisfacente. Un po' come Serena Williams e le sue bellicose dichiarazioni di qualche giorno fa. “Vorrei vincere almeno un altro torneo e mi piacerebbe avere un bel percorso in un torneo del Grande Slam. Non accadeva da un bel po', poi al Roland Garros ho avuto la sensazione di poter fare ancora qualcosa di buono. E se ci sarà ancora una possibilità, penso che valga la pena andare avanti”. A parte le inevitabili e legittime speranze, ci si domanda se Samantha Stosur sia contenta della carriera che ha vissuto. “Sì, ne sono molto felice – dice sicura – pensi sempre a una partita persa o a un traguardo non raggiunto, ma con tutto quello che ho ottenuto sono molto felice e soddisfatta della mia carriera”. E senza nulla da perdere, con il suo temibile servizio in kick, chissà che non possa sorprenderci già allo Us Open. In fondo ce l'ha già fatta...