Record di pubblico per il Roland Garros

Con 472.000 spettatori, il Roland Garros 2017 ha superato il record del 2015. Per migliorare, dal 2018 cercheranno di proporre un programma più accattivante nella prima domenica. C'è poi la suddivisione delle semifinali maschili in due sessioni separate, anche per evitare tribune vuote durante la seconda.

L'impatto visivo non è sempre stato il migliore, ma i numeri danno ragione agli organizzatori. Nella conferenza di fine Roland Garros, Guy Forget e Bernard Giudicelli (rispettivamente direttore del torneo e presidente della federtennis francese) hanno annunciato il record storico di pubblico: nelle tre settimane di gara, comprensive delle qualificazioni, hanno varcato i cancelli 472.000 spettatori. Battuto il primato del 2015 (circa 456.000 spettatori), dopo che l'anno scorso c'era stato un calo a causa del maltempo. Gli organizzatori hanno affrontato diverse tematiche, tra cui la programmazione della prima giornata (il Roland Garros è l'unico Slam dove il main draw scatta di domenica). Quest'anno non c'erano giocatori di richiamo, mentre in passato era successo che gente come Federer e Tsonga avesse chiesto di giocare il primo giorno. “Però ci sono anche giocatori che vogliono iniziare più tardi, anche al mercoledì – ha detto Forget – non è semplice modificare le abitudini dei giocatori, però cerchiamo sempre di soddisfare le esigenze e le aspettative dei più forti”. L'intenzione di Forget è di migliorare l'appeal della prima giornata nel 2018, in modo da avere più pubblico. “Cercheremo di parlare con i giocatori e i loro rappresentanti. Spiegheremo che non ci sono ragioni per esordire troppo tardi, soprattutto quando arrivano in loco 4-5 giorni prima del torneo”.

SEMIFINALI “SEPARATE”
Per migliorare l'impatto visivo (e quello economico), gli organizzatori si sono inventati una novità interessante: le semifinali maschili sono state divise in due sessioni, in modo da garantire uno stadio pieno dalla prima all'ultima palla. In effetti, quando la prima dura parecchio, è fisiologico che il pubblico abbandoni le tribune per qualche minuto. Risultato? Il primo set della seconda semifinale si gioca in un clima modesto, quasi spettrale. Quest'anno i risultati sono stati discreti, mentre nel 2013 la "long session" fu fatale per Jo Wilfried Tsonga, sceso in campo scarico contro Ferrer dopo che lo Chatrier si era svuotato al termine di Nadal-Djokovic. Il francese disse chiaramente, in conferenza stampa, di aver patito il clima. L'idea di separare le due sessioni è valida, poi porterà qualche soldo in più nelle casse della FFT, aumentando il numero di sessioni di gioco. “Non è bello vedere troppi posti vuoti in TV – ha detto Forget – la gente non è pronta per trascorrere 6-7 ore di fila in tribuna, sotto il sole”. Dal 2020, poi, quando dovrebbe essere finalmente inaugurato il tetto sul Campo Chatrier, non è escluso che Parigi possa dotarsi di sessioni serali, come peraltro accade già a Melbourne e New York.

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