Il numero doppio vi ha tenuto compagnia per un paio di mesi, affiancato dai continui aggiornamenti e la qualità di un sito internet, www.tennisitaliano.it, che non si è preso neanche un giorno di vacanza. Ma ottobre ci riporta nelle edicole, con il nuovo numero de “Il Tennis Italiano”. Un fascicolo di alta qualità, fedele al nostro modo di raccontare lo sport più bello del mondo. La stagione dei tornei del Grande Slam si è conclusa con i trionfi di Rafael Nadal e Sloane Stephens: il trionfo di Rafa e le sue prospettive future sono state raccontate dal direttore Lorenzo Cazzaniga, mentre Riccardo Bisti ci ha svelato i segreti dietro il successo della Stephens. Flushing Meadows ci ha lasciato in eredità storie interessanti anche con i tornei giovanili: da non perdere gli approfondimenti su Yibing Wu (grande speranza cinese) e Cori Gauff (che vorrebbe fare la professionista a 13 anni, in barba ai regolamenti). Abbiamo deciso di raccontarvi alcune storie introvabili altrove: ad esempio, il talento mai sbocciato (ma notevole) di Stefan Pircher e il numero 1 del mondo Made in Italy. Già, perché anche l'Italia ha il suo Nadal: si tratta di Marco Filippeschi, n.1 tra gli Over 50. Ce lo fa conoscere Federico Mariani, che ci ha pure raccontato lo Us Open in 17 pillole. Il reportage del mese ce l'ha regalato Federico Ferrero: la sua elegante penna ha fatto un giro presso la Tennis Training School di Foligno, accademia privata che sta sfornando un miracolo dopo l'altro ed è diventata il luogo più “cool” del tennis italiano. Ferrero ci ha raccontato tutti i segreti della realtà diretta da coach Fabio Gorietti, che si è assunto anche l'onere (ma anche onore) di rilanciare il talento di Gianluigi Quinzi, un po' arrugginito ma tutt'altro che da rottamare. A Foligno si allena anche Stefano Travaglia, tra gli azzurri più positivi del 2017, di sicuro quello con la storia più coinvolgente. Ce la siamo fatta raccontare, unita a tanti dettagli e aneddoti, grazie a Marco Bucciantini, ormai volto noto di Sky Sport, dove fa l'opinionista di calcio. Ma il tennis, per lui, resta una grande passione. Aperta dall'editoriale di Cazzaniga, nasce una nuova rubrica: ogni mese vi racconteremo di un EXPAT, un italiano che ha cercato (e spesso trovato) fortuna tennistica all'estero. Si parte con Leonardo Caperchi, l'uomo che prima di tutti ha creduto in Fabio Fognini e ne ha forgiato le qualità. Ormai stabilmente in Florida, Caperchi ci spiega in prima persona le ragioni della sua scelta.