LA PANCHINA CORTA DELLA SPAGNA
Mancano quasi tre mesi ed è impossibile prevedere le scelte di Tathiana Garbin. Al netto delle decisioni del CAS di Losanna, attese per metà dicembre, l'unica certezza riguarda Sara Errani. In virtù del grande aiuto ricevuto dalla FIT nella vicenda letrozolo, la romagnola darà certamente la sua disponibilità. Classifica a parte, è certamente la miglior giocatrice italiana sulla terra battuta. Detto che Camila Giorgi è out, così come Francesca Schiavone e Roberta Vinci (le quali, tuttavia, sembrano orientate a proseguire l'attività individuale anche nel 2018), la classifica premia Jasmine Paolini: il suo 2017 non è stato clamoroso, ma è pur sempre n.140 WTA. È andata meno bene a Martina Trevisan, vincitrice di un match-thriller contro Taipei: oggi è n.202 ed è tallonata da Georgia Brescia (n.203) e, soprattutto, Deborah Chiesa. Quest'ultima sta facendo ottime cose nel circuito ITF e potrebbe proporsi per un posto in squadra, così come Jessica Pieri, altra buona scoperta del 2017. Oggi le candidate sono loro, anche se Camilla Rosatello e Cristiana Ferrando hanno un paio di mesi per convincere la Garbin a suon di risultati. In questo momento, non ci sono altre papabili. Il match sembra proibitivo, ma potrebbe assumere nuove sembianze se anche solo una delle due big spagnole dovesse saltare la trasferta. La panchina spagnola è piuttosto corta: a parte Lara Arruabarena (n.84 WTA), non hanno top-100. C'è la giovane Sara Sorribes Tormo, coetanea e amica di Deborah Chiesa, che prometteva bene ma poi si è un po' fermata. Sta faticosamente provando a risalire Maria Teresa Torro Flor, mentre potrebbe trovare un posto la giovane Paula Badosa, prospetto più interessante delle Furie Rosse in gonnella. Con le riserve in campo, potremmo giocarcela. Ma è davvero troppo presto per fare illazioni: certi nodi, probabilmente, si scioglieranno nell'imminenza della sfida, e molto dipenderà da quanto accadrà in Australia.
FED CUP 2018
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