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Riccardo Bisti
19 January 2017

Incredibile: Djokovic saluta l'Australia

In quasi cinque ore di battaglia, Denis Istomin genera una delle più grandi sorprese nella storia dell'Australian Open: batte Novak Djokovic in cinque set e apre ufficialmente la crisi del serbo, che non usciva così presto in uno Slam dal 2008. Istomin ha avuto la capacità di rimontare da due set a uno e di restare lucido quando è andato in vantaggio nel quinto set.

Clamorosa sorpresa all'Australian Open. Novak Djokovic, sei volte vincitore del torneo e testa di serie numero 2, è uscito al secondo turno per mano di Denis Istomin, 30enne uzbeko con un passato da numero 33 ATP, ma che oggi langue in 117esima posizione, classifica insufficiente per entrare in tabellone in uno Slam. Il buon Denis è in tabellone grazie alla wild card centrata lo scorso 4 dicembre, quando si è aggiudicato i play-off della zona Asia-Pacifico, giocati a Zhuhai, in Cina. Tanto basta per dare il senso della sorpresa, maturata in 4 ore e 48 minuti, chiuse col punteggio di 7-6 5-7 2-6 7-6 6-4. E' una delle più grandi sorprese nella storia dell'Australian Open, anche perché Istomin aveva tolto a Djokovic un solo set nei cinque precedenti, ovviamente tutti vinti dal serbo. Negli ultimi sette anni, Djokovic aveva perso solo una volta con un giocatore non compreso tra i top-100. Ma quel giocatore si chiamava Juan Martin Del Potro, al primo turno delle recenti Olimpiadi di Rio. Istomin non ha il suo stesso valore, ma quando si scende in campo i numeri e il passato non contano niente. Il primo game, durato 16 minuti, e con ben 6 palle break cancellate da Djokovic, faceva capire che sarebbe stato un match combattuto. Sul 3-3 arrivava il primo strappo, favorevole a Istomin. Uno dei rari errori dell'uzbeko riportavano Djokovic in partita e allungavano il set al tie-break, dove però il serbo non capitalizzava un vantaggio di 4-1: cedeva 10-8 e iniziava un pomeriggio d'inferno.
 


​L'INCUBO SI MATERIALIZZA DOPO CINQUE ORE
Non che giocasse male, anzi, la partita è stata a tratti godibile. Istomin continuava a tenere grandi percentuali con il servizio ed era lui ad avere una palla break per aumentare il distacco, ma Nole alzava ulteriormente il livello e portava a casa il secondo set. A quel punto l'esito sembrava scritto: Djokovic era sempre più aggressivo, mentre da parte di Istomin arrivavano chiari segnali di stanchezza. Quando Nole si è aggiudicato il terzo set con un netto 6-2, la sfida sembrava spenta. E invece c'erano ancora parecchi snodi da vivere. Quando le ombre sono calate sulla Rod Laver Arena, Istomin ha ritrovato energia. Pur colpito dai crampi e con un vivo dolore al piede, ha scippato il servizio a Nole e ed è arrivato a setpoint. Nonostante i troppi errori gratuiti (alla fine saranno 72), Nole gli è rimasto incollato, si è rifugiato sul 6-6, ma un ace sigillava il secondo tie-break per Istomin. La sorpresa si è poi materializzata nel quinto set, quando un break sul 2-2 ha spinto avanti Istomin, strepitoso nel restare concentrato fino all'ultimo punto ed esultare, senza neanche troppo vigore, dopo l'ultimo servizio vincente. E così Djokovic va fuori al secondo turno di uno Slam per la prima volta dal 2008, quando fu sconfitto da Marat Safin a Wimbledon. Ma all'epoca aveva 21 anni, era il terzo incomodo tra Federer e Nadal e stava crescendo, mese dopo mese. Questa sconfitta, invece, fa un gran rumore perché riaccende i timori che avevano accompagnato il suo 2016, dal Roland Garros in poi. Intanto perderà una montagna di punti (1955, per l'esattezza), ma in questo momento la classifica conta il giusto. Nole dovrà capire che si tratta pur sempre di una partita e che la stagione è lunga, piena di chance di rivincita. Però dovrà guardarsi dentro e cercare di capire – per davvero – cosa sta succedendo. Perché è innegabile che ci sia un problema.  

AUSTRALIAN OPEN 2017 - Secondo turno
​Denis Istomin (UZB) b. Novak Djokovic (SRB) 7-6 5-7 2-6 7-6 6-4

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