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Emozioni, sogni infranti (?) e speranze

Giornata ricca nelle pre-qualificazioni degli Internazionali: le wild card per il tabellone vanno a Napolitano e Mager, ma ce ne sarà una terza, contesa fra Berrettini (che si è infortunato) e Arnaboldi. Nel femminile perde la Trevisan e continua la favola della Di Sarra: sfiderà Deborah Chiesa per un posto nel main draw. (Foto Costantini/Sposito-FIT)
La quinta giornata delle pre-qualificazioni degli Internazionali BNL d’Italia ha emesso i primi verdetti. I volti più felici sono quelli di Stefano Napolitano e Gianluca Mager, due dei giovani sui quali punta forte la Federazione Italiana Tennis, che grazie ai quattro successi ottenuti sui campi del Foro Italico vanno ad aggiungersi ad Andreas Seppi nell’elenco delle wild card per il tabellone principale del Masters 1000 romano. Entrambi avevano già disputato le qualificazioni nel 2015, e vinto anche un incontro, ma sarà la loro prima assoluta nel main draw di un torneo del circuito maggiore. Un risultato preziosissimo, sia per l’assegno da 13.305 euro che garantisce (per Mager è oltre un quinto di quanto guadagnato in tutta la carriera) sia per la possibilità di confrontarsi ad altissimi livelli. Un’opportunità che entrambi, visibilmente emozionati nell’intervista post-match, hanno definito un sogno, e chissà che non possa restituirgli quell’energia necessaria per compiere un bel salto di qualità nel tennis che conta. Napolitano, biellese classe 1995, è più avanti del collega, in virtù di un ranking da numero 184 ATP (praticamente la metà di Mager, questa settimana alla 362esima casella), ma anche il sanremese dalla storia particolare, che qualche anno fa l’aveva visto abbandonare i sogni di gloria prima che Diego Nargiso lo notasse durante un torneo Open e decidesse di provare – con discreto successo – a rimetterlo in carreggiata, ha mostrato spesso di avere la palla buona per giocare ad alti livelli. Proprio in virtù del periodo di stacco è tennisticamente più giovane rispetto ai 22 anni e mezzo sulla sua carta d’identità, ed è ancora pienamente in tempo per costruirsi una carriera all’altezza di quanto dica il suo bel tennis, fondato su servizio e rovescio.
SPUNTA UNA WC IN PIÙ, MA BERRETTINI SI FA MALE
Napolitano ha conquistato la wild card battendo per 7-6 6-3 un Andrea Arnaboldi super combattivo malgrado qualche guaio di natura muscolare a una coscia, mentre Mager ha sconfitto dopo un match thriller Matteo Berrettini, di due anni più giovane e protagonista di un grande avvio di 2017. Il romano del Circolo Canottieri Aniene sembrava favorito, anche grazie al folto pubblico che l’ha accompagnato per tutta la settimana (oggi sugli spalti c’era persino il presidente del CONI Giovanni Malagò), invece ha mancato due match-point consecutivi sul 5-4 del secondo set e ha finito per arrendersi per 6-7 7-5 7-6 dopo una maratona di 2 ore e 51 minuti, chiusa nel modo peggiore. Sul 5-1 del tie-break decisivo in favore di Mager, infatti, il laziale è inciampato nel rincorrere una palla e ha rimediato una preoccupante distorsione alla caviglia destra. È stato a terra qualche minuto, e dopo il trattamento del fisioterapista ha provato a riprendere, ma visibilmente limitato negli spostamenti non ha potuto fare altro che cedere l’ultimo punto. Un piccolo dramma sportivo, nel torneo che – da buon romano – sogna fin da bambino, che potrebbe avere ripercussioni anche più gravi del previsto. Non tanto per l’entità dell’infortunio, visto che gli accertamenti medici hanno escluso lesioni a caviglia e ginocchio, e nemmeno perché potrebbero costringerlo a rinunciare alla qualificazioni al via sabato, ma soprattutto perché una modifica al regolamento delle “pre-quali” (diventata ufficiale oggi, anche se un occhio attento poteva notarlo già lunedì sera nei tabelloni pubblicati sul sito FIT) ha cambiato la distribuzione delle wild card, facendone spuntare una in più per il main draw. Vuol dire che domani Berrettini e Arnaboldi avranno un'ulteriore chance di conquistare il tabellone, ma vien difficile credere che il primo sarà al 100%: perdere l’opportunità per la distorsione odierna sarebbe una vera disdetta. Il vincitore di Berrettini-Arnaboldi si garantirà il main draw, mentre lo sconfitto andrà a fare compagnia nelle qualificazioni a Salvatore Caruso e Lorenzo Sonego, passati rispettivamente su Daniele Capecchi (6-0 6-0) e Andrea Pellegrino (6-4 7-6). La modifica al regolamento ha offerto un’ulteriore chance anche agli ultimi due, domani avversari per l’ultima wild card per le qualificazioni. Un cambio dell’ultimo minuto che di fatto ha tolto alla FIT la possibilità di offrire a sua discrezione un invito per il tabellone principale. Il candidato sembrava Simone Bolelli, invece il bolognese – che ha già ricevuto una wild card per il doppio con Fabio Fognini – in singolare non ci sarà.
DELUSIONE TREVISAN, FAVOLA DI SARRA
Se nel maschile è stata la giornata (in negativo) di Berrettini, nel femminile la grande delusa è Martina Trevisan, fresca di esordio con la nazionale di Fed Cup. La fiorentina era la grande candidata per l’unica wild card per il main draw, invece è inciampata a suon di errori contro Deborah Chiesa, 20enne numero 470 WTA che da qualche mese si allena ad Anzio insieme a Karin Knapp, alla corte dei fratelli Piccari. La trentina, nota nelle cronache rosa dell’Italtennis come fidanzata di Gianluigi Quinzi, l’ha battuta per 6-3 6-1 e ha fatto un ulteriore passo verso il sogno del tabellone principale, che dovrà contendersi con la grande sorpresa delle pre-qualificazioni Federica Di Sarra. La laziale, che negli ultimi tre anni ha disputato appena cinque tornei internazionali preferendo dedicarsi all’insegnamento, ha aggiunto un altro match perfetto alla sua corsa magica, battendo con un secco 6-1 6-3 Cristiana Ferrando, e vede il main draw sempre più vicino. Il suo caso, tuttavia, fa emergere qualche perplessità sulla formula del torneo di pre-qualificazione: giovedì Federica giocherà il sesto incontro in sei giorni, e in caso di sconfitta dovrà tornare in campo sabato per le qualificazioni vere e proprie. Uno sforzo che difficilmente non si farà sentire. Le sconfitte nelle semifinali hanno decretato che Trevisan e Ferrando giocheranno le qualificazioni, insieme alla vincente del duello generazionale di giovedì fra Alberta Brianti e Jessica Pieri, separate da ben 17 anni. “Tina” ha giocato il suo primo match internazionale il 21 aprile del 1996: l’avversaria sarebbe nata un anno e tre giorni più tardi.
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