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Riccardo Bisti
16 December 2017

Jelena Ostapenko ripartirà da David Taylor

Nuovo coach per la campionessa del Roland Garros, anche se l'accordo si limita a 15 settimane all'anno. “La mia allenatrice principale resterà mia madre” ha detto Jelena, che sta preparando la nuova stagione a Riga, pur dovendo fronteggiare mille attenzioni e le pressanti richieste degli sponsor.

Mantenersi sui livelli raggiunti nel 2017: è il grande obiettivo di Jelena Ostapenko, clamorosa vincitrice al Roland Garros. Tra i segreti del suo salto di qualità, indubbiamente, l'apporto di coach Anabel Medina Garrigues. La ex giocatrice spagnola si è inserita alla perfezione nel legame indissolubile tra la giocatrice e la madre Jelena Jakovleva. Tuttavia, la partnership è terminata nel momento in cui la Medina ha accettato l'offerta della federtennis spagnola (dal 2018 sarà la capitana di Fed Cup). C'era dunque bisogno di un nuovo allenatore: la scelta è ricaduta sull'australiano David Taylor, tra i più noti del circuito WTA. Nel 2017 ha lavorato con Naomi Osaka, ma il suo ultimo impiego di rilievo è stato con Samantha Stosur. In passato aveva lavorato anche con Martina Hingis e Ana Ivanovic. Secondo la stampa lèttone, si tratta di un accordo part-time che coinvolgerà Taylor nei tornei principali, per un impegno totale di 15 settimane all'anno. “La collaborazione con Anabel è terminata e non lavoreremo insieme nel 2018 – ha detto la Ostapenko – mia madre resterà sempre il mio allenatore principale, ma adesso sarò seguita da David Taylor”. Il team sarà poi completato da Andis Juska nelle vesti di sparring partner, senza dimenticare il preparatore atletico, il fisioterapista e il manager. Uno staff completo, investimento reso possibile – e necessario – dopo il successo a Parigi. Di tanto in tanto, Jelena (o Aljona, come vi abbiamo raccontato mesi fa) lavora con uno psicologo dello sport. La nuova stagione inizierà con un'esibizione in Thailandia, dopodiché parteciperà ai tornei WTA di Shenzhen e Sydney in vista del grande happening dell'Australian Open. Subito dopo la vedremo a San Pietroburgo, poi a Doha e Dubai.

TANTI IMPEGNI EXTRA
Programmazione intensa, in cui potrebbe anche inserirsi la Fed Cup, anche se non ci sono certezze: “Mi piacerebbe rappresentare la Lettonia, ma vedremo quando il torneo si avvicina”. L'appuntamento del Gruppo 1 è previsto nella seconda settimana di febbraio, nella vicina Estonia. Nei vari incontri promozionali, la Ostapenko ha raccontato i lati positivi e negativi dell'immensa ondata di popolarità da cui è stata travolta. Per esempio, il numero 7 WTA le consentirà di avere il “bye” in diversi tornei. “È sicuramente un plus, perché vincere una partita mi regalerà più punti. Tuttavia, le avversarie saranno ancora più motivate al momento di affrontarmi”. L'attuale routine prevede cinque ore di allenamento: tre di tennis e due di preparazione atletica. Alle attività sul campo, tuttavia, si aggiungono quelle extra. Gli sponsor chiamano e le sottraggono parecchio tempo: negli ultimi sette giorni, è andata per tre volte all'estero e questo ha un po' spezzettato la preparazione. “C'è meno tempo per gli allenamenti e il tempo libero, ma non possiamo dire di no” ha raccontato la madre. In effetti, nella piccola Lèttonia, è diventata una star a 360 gradi. “C'è grande attenzione attorno a me – dice la Ostapenko – a volte è difficile fare una passeggiata quando tutti ti riconoscono. Nel complesso è bello, ma a volte sarebbe bello restare più tranquilla”. Se la capacità di gestire nuove aspettative resta un'incognita, va detto che la Ostapenko conserva enormi margini di miglioramento. Dovesse crescere, soprattutto sul piano atletico, potrebbe davvero lottare per le primissime posizioni del ranking WTA. Vedremo.

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