19 April 2016

Kerber: "La mia vita non è cambiata. Sono pronta a difendere il titolo"

A Stoccarda, Angelique Kerber è la campionessa in carica. La tedesca racconta i mesi dopo la vittoria agli Australian Open, la pressione e la voglia di non cambiare nonostante la tanta attenzione ... da Stoccarda, GIULIO GASPARIN

Kerber: "la mia vita non è cambiata. sono pronta a difendere il titolo"

da Stoccarda, Giulio Gasparin - foto Getty Images

 

Donna immagine per la Porsche, campionessa in carica, ma soprattutto fresca campionessa slam in Australia, Angelique Kerber è stata accolta a Stoccarda da un numeroso contingente di giornalisti, soprattutto tedeschi, per cui è entrata di diritto tra le superstar del mondo dello sport. Molto è cambiato per la tedesca in questi anni e, forse proprio a partire da questo torneo lo scorso anno, è aumentata soprattutto la fiducia in sé stessa sia in campo che fuori. Un largo sorriso, un atteggiamento disinvolto nonostante le decine di persone “armate” di telecamere, registratori e penne di fronte a lei, e molta naturalezza nelle proprie parole, anche in un inglese molto migliorato negli ultimi anni: non c'è dubbio che questa Kerber sia una donna molto maturata e questa conferenza stampa ne è stata la riprova.

 

 

Da questa conferenza stampa si può notare quanto tu sia diventata famosa in Germania. Ti sorprende l'interesse che si è creato attorno a te dopo gli Australian Open?

In realtà mi rende molto felice, perché dopo la mia vittoria sempre più persone mi riconoscono e per i giornalisti sono diventata più importante. Ovviamente è un bene per me, ma penso faccia bene anche al tennis tedesco, sicché possa tornare a crescere dopo una lunga attesa che durava dai tempi di Steffi (Graf) e Boris (Becker).

 

E per quanto riguarda la pressione che ne deriva? Non ti dà problemi?

Penso che ora stia imparando ad abituarmici. Dopo l'Australia ci sono state tante cose che ho dovuto fare e ora penso di aver imparato a gestirle: ora so come relazionarmi con la pressione e soprattutto continuare a godermi i miei momenti fuori dal campo.

 

In passato hai detto che qualunque cosa avessi vinto, avresti cercato di rimanere umile e fedele a te stessa. Dopo gli Australian Open è stato così? Le persone attorno a te ti hanno aiutato?

Moltissimo. Ho sempre detto ai miei amici e familiari che avessi mai vinto un titolo slam, per me sarebbe stato importante rimanere così com'ero, senza montarmi la testa e loro mi stanno aiutando. So che loro ci sono sempre e mi aiutano ogni volta che ne ho bisogno e questa è la motivazione più grande per rimanere fedele a me stessa.

 

È stato difficile gestire la frustrazione delle sconfitte dopo un così grande titolo?

Certamente, anche se alla fine sono sempre infastidita quando perdo. Dopo una sconfitta ti chiedi sempre cos'hai sbagliato, ma alla fine, nel mio caso, sono stati solo due brutti tornei e ora sto di nuovo giocando bene. Avevo bisogno di abituarmi alla nuova situazione e alla pressione che è arrivata anche da fuori dal campo. Ma ora sono veramente felice di essere di nuovo della partita.

 

Quindi ti senti pronta per una seconda Porsche?

Assolutamente!

 

Il Roland Garros è tra gli slam quello dove hai fatto meno bene, con un quarto di finale come miglior risultato. Pensi che anche sulla terra puoi dire la tua? Pensi di poter vincere il titolo anche a Parigi?

Penso di sì, ci credo molto di più dall'anno scorso, quando ho capito di poter giocare bene anche sulla terra: qui a Stoccarda ho vinto, ma ho giocato tante altre belle partite sulla terra e ora spero che questa possa essere una delle mie migliori stagioni su questa superficie.

 

Ovviamente mentre eri in Australia non potevi vedere i giornali tedeschi, ma la nazionale tedesca di pallamano, che poi ha vinto il titolo europeo, ha detto che guardava le tue partite come ispirazione nella propria rincorsa al titolo. Come ti fa sentire questa cosa?

È decisamente bello da sapere! Posso anche dire che ho guardato anche io la loro finale, penso fosse in aeroporto mentre aspettavo il mio volo di ritorno: l'ho guardata tutta tenendo le dita incrociate, sperando potesse finire in loro favore, come è stato!

 

Dopo la finale degli Australian Open avrai ricevuto tantissimi messaggi. Ce n'è stato qualcuno in particolare che ti ha colpita?

Ce ne sono stati così tanti che è difficile da dire: ne ho ricevuti a migliaia tra Twitter e Facebook. È stato bello vedere che così tanti colleghi e atleti di altri sport hanno guardato la mia finale e poi mi hanno mandato i loro complimenti.

 

foto: Wta Stoccarda

 

 

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