IL GRAN GIORNO DEI QUALIFICATI
Ha avuto bisogno di giocare tre matchpoint, ma poi uno smash liberatorio gli ha regalato il primo titolo, facendo sdraiare – distrutto ma felice – sulla terra battuta ecuadoriana. E pensare che aveva perso 4 volte su 5 contro Ramos, l'ultima proprio l'anno scorso a Quito. Poche ore dopo Mirza Basic, dunque, il circuito ATP scopre un nuovo “first time winner”. Lo spagnolo è il terzo dopo Medvedev a Sydney e, appunto, Basic a Sofia. Curiosità statistica: non accadeva dal gennaio 2015 che due qualificati vincessero un torneo ATP nello stesso giorno: all'epoca Troicki e Vesely si imposero rispettivamente a Sydney e Auckland. Con questo successo, Carballes Baena ha scalato una trentina di posizioni e si è accomodato al numero 76. “A nessuno piace perdere le finali, ma purtroppo succede – ha detto Ramos, che ne ha vinta soltanto una su sei – mentalmente stavo bene ma ho faticato molto. Le condizioni di gioco erano molto veloci, non mi piacevano. Tuttavia ho continuato a lottare e per poco non giravo la partita. Nel tennis tocca prendere delle decisioni in una frazione di secondo: a volte va bene, altre meno. Di questa partita ricorderò le cose che ho sbagliato”. A tuffarsi nella piscina del Club Jacarandà, dunque, è stato Roberto Carballes Baena. 24 anni, gran combattente e molto preparato sul piano fisico, non sembra avere qualità straordinarie. Per intenderci, non dovrebbe essere un nuovo Pablo Carreno Busta, capace di essere forte anche sul cemento e raggiungere i primi dieci. Gli manca qualcosa sul piano della statura e della qualità tennistica complessiva. Vedremo se saprà smentire questa sensazione.
ATP 250 QUITO – Finale
Roberto Carballes Baena (SPA) b. Albert Ramos Vinolas (SPA) 6-3 4-6 6-4