Per la prima volta in carriera, Dominic Thiem ha chiuso la stagione fra i primi 5 giocatori del ranking ATP, arrivando fino al numero 4. Ma nonostante il 2017 sia stata la sua miglior annata in assoluto, gli ultimi mesi hanno alimentato parecchi dubbi sul suo reale valore lontano dalla terra battuta. I dati sono abbastanza preoccupanti: l’austriaco ha costruito il 64% della sua classifica negli appena sei tornei giocati sul rosso, conquistando 22 incontri, mentre negli altri 21 tornei (fra cemento, erba e indoor) di partite ne ha vinte appena 25. Aggiungici che è arrivato a fine stagione senza un briciolo di energia, e fra i top-20 continua a essere quello che gioca più tornei, ed emergono anche delle difficoltà di gestione che in futuro potrebbero mettergli i bastoni fra le ruote. Eppure, lui non ne fa un problema. Continua a lavorare come un dannato e dopo il classico mese di allenamenti full-time a Tenerife è pronto a una nuova stagione, con una programmazione ancora più fitta. “Credo sia stata una delle mie migliori preparazioni degli ultimi anni – ha detto da Abu Dhabi, dove da venerdì sarà in gara nel torneo di esibizione – perché abbiamo fatto tutto ciò che ci eravamo prefissati, senza alcun problema fisico e senza nessuna interruzione. La mia stagione non era finita bene: la sconfitta contro Del Potro allo Us Open (dominò i primi due set, ma perse i successivi tre) mi ha tolto tantissima fiducia, qualcosa di cui ho bisogno per poter giocare bene, e da quel momento ho vinto pochissimi incontri. Ma ora è tutto sistemato: quando l’intero Tour si ferma ci si rilassa, non c’è da preoccuparsi dei risultati, di chi ti può scavalcare in classifica, di nulla. Mi sono allenato molto bene e fisicamente mi sento davvero alla grande. Penso e spero di essere pronto, e sono curioso di sapere a che livello si trova il mio tennis”. Avrà i primi indizi venerdì, contro Kevin Anderson o Pablo Carreno Busta.