DURATA MEDIA INALTERATA
La nuova edizione avrà due piccole novità. Accorciato ulteriormente il tempo per il palleggio: non più 5, ma 4 minuti dal momento in cui il secondo giocatore metterà piede in campo. Trascurabile. Più interessante la scelta di adottare un porta-asciugamani, in modo da esentare i raccattapalle da un compito fastidioso e non ideale dal punto di vista igienico: porgere continuamente l'asciugamano ai giocatori, praticamente dopo ogni singolo punto. Un'abitudine che ha preso piede da qualche anno, con estremismi tipo quello di Rafa Nadal, che in determinate situazioni porta addirittura due asciugamani, uno al ballboy di destra, uno a quello di sinistra. Uno dei punti più interessanti della presentazione riguarda le statistiche portate dall'ATP: si temeva che la nuova formula avrebbe accorciato in misura eccessiva gli incontri, invece la durata media dei 16 match giocati l'anno scorso è stata di 1 ora e 36 minuti, appena 3 minuti inferiore rispetto ai match del circuito. Ma ciò che ha soddisfatto l'ATP, soprattutto in termini di fruibilità televisiva, è il gap decisamente inferiore tra il match più corto e quello più lungo. A Milano abbiamo oscillato tra 60 e 126 minuti, mentre il format tradizionale si muove in una forbice tra i 39 minuti e le 3 ore e 12 minuti. Il dato piace all'ATP e potrebbe essere un incentivo a modificare le fondamenta del tennis e del suo punteggio. Speriamo di no. Quel che è certo è che le prossime Next Gen Finals (previste dal 6 al 10 novembre) avranno un campo di partecipazione molto interessante. Non ci sarà Hyeon Chung (campione in carica e presente alla conferenza) per sopraggiunti limiti di età, ma l'attuale Race to Milan – tolto Alexander Zverev che è solidissimo tra i top-5 ATP – offre nomi con un certo appeal. A parte l'australiano Marc Polmans, gli altri sono sono nomi di un certo spessore e tra loro ci sono Shapovalov e Rublev, già protagonisti l'anno scorso. In questo momento, gli altri qualificati sarebbero Tsitsipas, Tiafoe, Fritz, De Minaur e Polmans. Ma da dietro spingono forte i vari Ruud, Mmoh e Opelka. Dovrebbe essere confermata la wild card italiana, anche se FIT e ATP non si sono ancora confrontate. “La nostra idea è comunque quella di proseguire con le pre-qualificazioni”. Ha detto Binaghi.