Statistiche web
Redazione
22 January 2017

Murray: "non era giornata. ma applausi a Zverev"

Un Murray particolarmente amareggiato parla davanti ai giornalisti dopo l'inatteso KO contro Mischa Zverev, e fa i complimenti al tedesco. "Ha giocato veramente alla grande, io non penso di aver risposto così male". Su di lui: "nella mia carriera ho perso match difficili, ma mi sono sempre rialzato". E dice di non credere di aver sprecato una chance per vincere il titolo...
“Ovviamente sono molto giù per la sconfitta, ma è solo tennis. Ho avuto grandissimi successi per tanti mesi. Non è andata come speravo, ma succede. Ho avuto altre sconfitte molto difficili nella mia carriera, e mi sono sempre rialzato. È dura, ma sono certo che tornerò allo stesso livello”.
 
Credo che la temperatura abbia reso le condizioni un po’ più veloci, almeno quando fa così caldo. Sicuramente è un po’ più rapido. Ma non saprei dire se questo ha aiutato o meno il suo gioco. Non so quale siano la sua superficie preferita e le condizioni che apprezza di più”.
 
“Felice per lui? Al momento sono più dispiaciuto per me stesso. È una sconfitta difficile da digerire. Ovviamente mi sarebbe piaciuto andare in fondo in questo torneo. Era da un sacco di tempo che non perdevo così presto. Ma devo anche fare i compimenti a lui. A volte non si può fare molto di più, a volte bisogna dire bravo all’avversario. Ogni volta che l’ho messo sotto pressione ha fatto grandi cose. Merita di essere al prossimo turno”.
 
“Non credo fossi un po’ scarico. Me lo chiedete ogni volta che perdo. Ho cercato di caricarmi, alla fine dei set ho cercato di tenere un body language positivo. Semplicemente, non era giornata”.
 
Credo che lui abbia giocato veramente alla grande. Anche a rete, specialmente a fine match. E quando ha avuto bisogno, nei momenti delicati, ha raccolto molto dal servizio. Negli ultimi due set sono stato sempre a rincorrere. Nei primi due invece ho avuto delle chance, sono stato avanti di un break in entrambi, ma non ho saputo approfittare delle mie chance. Non credo di aver risposto male, anzi. Penso di averlo fatto abbastanza bene. Ma lui ha mostrato sempre grandi riflessi, sempre. L’unica cosa è che forse avrei potuto servire meglio nel terzo e nel quarto set”.
“La mia off-season è stata più corta del solito perché ho dovuto prendersi una pausa dopo le ATP Finals. Ma il mio è stato un ottimo modo di finire la stagione, e mi sono presentato all’inizio di quest’anno con il pieno di fiducia. Mi sono preparato al meglio che potessi, ma forse devo guardarmi indietro a vedere se c’è qualcosa che potessi fare meglio. O il mio avversario ha solo giocato un ottimo match? A volte capita. Non so se lo scorso finale di stagione ha influito sul match di oggi, non penso”.
 
“Non ho pensato al fatto di giocare il mio primo Slam da numero uno, né da quando sono arrivato qui, né in campo. Mai, in nessuno degli incontri. Quando si gioca un incontro, la classifica diventa totalmente irrilevante. Almeno secondo me. Il numero uno non ha avuto alcun effetto su nulla”.
 
“Non saprei dire se ho perso una opportunità (di vincere il torneo, ndr). Anche se avessi superato questo match, avrei trovato ad attendermi Nishikori o Federer. Wawrinka è ancora in corsa, c’è ancora Tsonga. Nella mia metà di tabellone ci sono altri giocatori molto impegnativi e non ci sono garanzie. Non è detto che se avessi vinto oggi sarei andato molto più avanti. Perdere fa male, ma non sento di aver sprecato una chance di vincere il titolo maggiore rispetto agli anni scorsi”.
 
“Non so cosa farò nell’immediato, per prima cosa devo sentire la mia famiglia. Non sono stato con mia moglie e mia figlia così spesso fra la fine dell’anno scorso, la preparazione invernale e questi primi tornei. Deciderò insieme a loro cosa fare, se stare qui ancora qualche giorno o tornare subito a casa. Il mio prossimo impegno sarà la Coppa Davis (dal 3 al 5 febbraio in Canada, ndr)”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA