Riccardo Bisti
14 February 2018

L'esordio agrodolce di Felix Auger Aliassime

Grazie a una wild card, il 17enne canadese ha esordito nel circuito maggiore. Mostrando sprazzi di ottimo tennis, ha messo alla frusta il n.38 ATP Filip Krajinovic. “Il mio obiettivo era restare mentalmente in partita e l'ho fatto: è un punto di partenza”. È il quarto più giovane di sempre a entrare tra i top-200 dopo Gasquet, Nadal e Hewitt. Intanto va fuori Wawrinka.

La scorsa settimana, il bulgaro Adrian Andreev aveva ottenuto una wild card al torneo di Sofia. È stato il primo giocatore nato nel 2001 a giocare un torneo ATP. Anche se Felix Auger Aliassime è nato nel 2000, c'era ben altra attesa per il suo esordio nel circuito maggiore. D'altra parte, il canadese era già noto per aver battuto alcuni record di precocità. Gli organizzatori di Rotterdam gli hanno offerto una wild card e sono stati ripagati da una prestazione bella ma sfortunata contro Filip Krajinovic. Al secondo match stagionale, il serbo ha ritrovato le condizioni di gioco che tre mesi fa lo avevano portato in finale al Masters 1000 di Parigi Bercy: nonostante l'accanita resistenza di Auger Aliassime, si è imposto col punteggio di 6-2 3-6 7-5. Intervistato dall'ATP poco prima dell'esordio, il canadese ha pagato un pizzico d'emozione nei primi game, ma poi è arrivato a un soffio dal successo. “Nei primi due game è andata benino, ma ero ancora teso – ha detto Felix – sentivo che la palla non viaggiava come al solito. I miei colpi erano corti, non servivo bene. Il piano era di restare in partita sul piano mentale, e posso dire di averlo fatto. Stavo per vincere, ma va bene così. Lui è stato perfetto nei punti importanti, salvando anche una palla break”.

19 ANNI DOPO FEDERER
Di Auger Aliassime si parla da tempo, ma la sua popolarità è cresciuta l'anno scorso, quando ha vinto due Challenger ed è diventato il quarto più giovane di sempre a entrare tra i top-200 ATP. Avevano fatto meglio di lui soltanto Richard Gasquet (16 anni e un mese), Rafael Nadal (16 anni e 6 mesi) e Lleyton Hewitt (16 anni e 10 mesi). In sintesi: una leggenda, un numero 1 ATP e un campione da top-10. Dotato di un rovescio preciso e un dritto potente, per lunghi tratti ha messo in difficoltà Krajinovic, che pure adora queste condizioni. “Credo proprio che sia un punto di partenza – ha detto – la stagione è appena iniziata, questo era il mio secondo torneo. Ci sono tante cose nuove attorno a me. Mi sembra di gestire il tutto abbastanza bene. Il livello che ho espresso a fine partita era davvero incoraggiante”. Durante la sua permanenza a Rotterdam, ha potuto palleggiare con Roger Federer, che proprio a Rotterdam aveva ottenuto i suoi primi risultati di rilievo, diciannove anni fa. Curiosamente, Auger Aliassime è nato 19 anni esatti dopo Federer, l'8 agosto 2000. Chissà che non sia un segno del destino. Intanto va avanti Krajinovic, che al secondo turno troverà il vincente di Dimitrov-Sugita. Nel frattempo, il torneo che dovrebbe riconsegnare il numero 1 ATP a Federer gli ha tolto di mezzo l'avversario (sulla carta) più insidioso nella strada per la semifinale: Stan Wawrinka si è arreso alla wild card locale Tallon Griekspoor, vincitore col punteggio di 4-6 6-3 6-2. Stan è ancora in ritardo di condizione e il n.259 ATP, all'esordio stagionale in singolare, ha approfittato delle sue grandi difficoltà negli spostamenti.

ATP 500 ROTTERDAM - IL TABELLONE

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