UN PICCOLO PROFESSIONISTA
Topic ha ogni spesa pagata da Djokovic, a tempo indeterminato, ma un'attività del genere può costare circa 5.000 euro all'anno, la metà di uno stipendio medio annuale. Ad esempio, nel Novak Tennis Center si allena un ragazzino di 10 anni. Si chiama Stefan Petrovic e suo padre spende 2.000 euro all'anno. Sarebbero molti di più se il club e i maestri non venissero incontro. La federtennis serba aiuta una trentina di ragazzi all'anno, ma le cifre sono limitate. Tra i coach del Novak Tennis Center c'è anche il cileno Adrian Garcia ex n.103 ATP. A suo dire, non c'è da preoccuparsi. “Anche se il bacino umano da cui attingere si è ridotto, il tennis serbo continuerà ad essere competitivo. È una questione genetica: i ragazzi sono grandi, forti e coordinati”. Quello che manca, a suo dire, è la mentalità. I giovani sudamericani prendono un volo, vanno in Europa e ci restano 3-4 mesi. “Al contrario, i tennisti europei sono viziati: vogliono tornare casa dopo appena due settimane di trasferta. Sto cercando di cambiare la loro mentalità”. Su una cosa, però, sono tutti d'accordo: Mihailo Topic diventerà un giocatore. Ci credono tutti, e non poteva fare altrimenti papà Nenad. Nonostante una laurea in ingegneria meccanica, ha lasciato il lavoro per dedicarsi a tempo pieno all'intensa attività del figlio. Ad appena otto anni, vive già da piccolo professionista. A parole dice: “Non ho mai voluto che entrasse nel mondo del tennis, ho paura che perda la sua infanzia”. I fatti, però, dicono che lo asseconda. Lo spaventa il clima dei tornei giovanili. “È un ambiente teso e superficiale: i genitori sono troppo focalizzati sulle prestazioni dei figli, spesso litigano per palle contestate e ci sono famiglie che non parlano tra loro. Quando chiedi quanto tempo si allenano i loro figli, tendono a mentire. Il fatto è che tutti dicono che Mihailo ha un talento eccezionale, e da genitore non credo di avere il diritto di fermarlo”. Solo il tempo dirà se ha avuto ragione.