Redazione
07 November 2017

Tutti i numeri degli otto Next Gen

Fra i Next Gen al via del torneo milanese, Gianluigi Quinzi è il meno "Next", Denis Shapovalov il più giovane. Ma chi ha guadagnato di più? Chi ha già portato a casa un titolo nel circuito maggiore? Chi ha battuto più top-10? Chi è l'unico in positivo nelle sfide contro i top-100 della classifica ATP? Le nostre infografiche rispondono a tutte le domande.
Ve li abbiamo presentati uno per uno, vi abbiamo raccontato la storia di come sarebbero state le Next Gen ATP Finals dal 1990 al 2016, e ora, alla vigilia dell'inizio del torneo milanese, è giunta l'ora di analizzare i numeri degli otto protagonisti: Andrey Rublev, Karen Khachanov, Denis Shapovalov, Borna Coric, Jared Donaldson, Hyeon Chung, Daniil Medvedev e Gianluigi Quinzi.
QUINZI IL MENO "NEXT GEN"
All’inizio dell’anno si pensava che il cut-off dell’evento milanese sarebbe stato attorno alla centesima posizione del ranking ATP, invece – malgrado il forfait di Zverev ed escluso ovviamente Gianluigi Quinzi – l’ultimo giocatore ammesso di diritto alle Finals è numero 65 del mondo. Ma tutti i sette protagonisti sono stati fra i top-50 nel corso della stagione. Il giocatore a essere arrivato più avanti è Karen Khachanov, l’unico entrato fra i primi trenta (29). La presenza di Quinzi ha tolto a Medvedev il primato di più anziano del gruppo: il marchigiano è nato il 1° febbraio del 1996, dieci giorni prima del russo. Da notare che Denis Shapovalov è di gran lunga il più giovane: ha un anno e mezzo meno di Rublev, il secondo. Mesi che specialmente alla loro età possono valere tantissimo in termini di crescita.
UN TITOLO PER TRE
In totale, all’ombra della Scala (riprodotta) scenderanno in campo tre titoli ATP, addirittura pochi se si considera la qualità dei giovani in campo. Li hanno vinti i primi tre della Race to Milan: Andrey Rublev (2017, Umago), Karen Khachanov (2016, Chengdu) e Borna Coric (2017, Marrakech). Fra tutti gli altri, l’unico ad aver giocato una finale è Daniil Medvedev, lo scorso gennaio a Chennai. Shapovalov e Chung hanno giocato al massimo una semifinale (a Montreal il primo, a Monaco di Baviera il secondo), mentre nel circuito maggiore Donaldson non è mai andato oltre i quarti di finale, raggiunti prima al Masters 1000 di Cincinnati e poi a Chengdu. Per Quinzi, il miglior risultato a livello ATP (e anche l’unico), sono gli ottavi di finale di quest’anno a Marrakech.
CORIC IL PIÙ RICCO
A guidare l’elenco dei Next Gen più ricchi, sempre escludendo l’assente Zverev, c’è Borna Coric, che non è né il più forte (e futuribile) né il primo in classifica, ma è semplicemente quello che è arrivato in alto prima, iniziando a guadagnare somme importanti già almeno tre anni. Tuttavia, a guidare la classifica stagionale non c’è lui, bensì Karen Khachanov, l’unico insieme all’amico e connazionale Andrey Rublev ad aver superato il milione di dollari di soli montepremi nell’arco del 2017. Khachanov ha incassato 1.077.784 milioni, Rublev 1.061.168. Chi andrà più avanti alle Finals chiuderà l’anno davanti. Coric è terzo con 854.482. Ultimo, e molto molto distante da tutti gli altri, c’è Gianluigi Quinzi, con i suoi circa 115.000 dollari, 30mila dei quali raccolti nel 2017. Un dato che rende l’idea di quanto valgano i 50.000 dollari che si è garantito con la qualificazione, a patto che giochi tutti i tre incontri. Ogni successo ne mette in palio altri 30.000.
KHACHANOV RE DEL 2017
Sempre per il fatto di essere arrivato prima dei coetanei nei piani alti del ranking, Coric guida anche la classifica dei successi nel Tour, a quota 76. Ma anche in questa classifica non è il primo del 2017, visto che nell’anno corrente ha vinto “solo” 21 dei suoi incontri: gli stessi di Donaldson, meno di Khachanov (25), Chung (24) e Medvedev (22). Da notare che Chung è l’unico in attivo fra vittorie e sconfitte, sia in carriera sia nell’anno corrente, con 46-43 e 24-18. In parità Shapovalov e Quinzi, in passivo tutti gli altri.
SHAPOVALOV L'UNICO IN ATTIVO
Se si guarda invece alle sole sfide contro i top-100 della classifica mondiale, il leader diventa Denis Shapovalov, l’ultimo arrivato ad alti livelli, che con la sua splendida estate americana si è regalato la top-50 e il piccolo record. Il giovanissimo canadese ha vinto 12 dei 22 incontri disputati contro i top-100 (fra circuito ATP e Challenger Tour), mostrando subito la capacità di combattere contro i più forti. Vicino al segno “+” Medvedev e Donaldson, in ritardo tutti gli altri.
È CORIC L’AMMAZZA-GRANDI
Nel complesso, gli otto partecipanti alle Next Gen ATP Finals hanno affrontato per 59 volte uno dei primi dieci giocatori della classifica mondiale, ottenendo complessivamente 11 vittorie. Qui il recordman assoluto è Borna Coric: è vero che è quello che li ha sfidati più spesso, ma ha anche portato a casa alcune vittorie di assoluto spessore. Le sue sei vittime, infatti, sono per due volte Rafael Nadal (Basilea 2014, Cincinnati 2016), per due volte Andy Murray (Dubai 2015, Madrid 2017), Dominic Thiem a Miami (2017) e Alexander Zverev all’ultimo Us Open. Due vittorie invece per Karen Khachanov, che ha sconfitto una volta Nishikori (ma con ritiro del giapponese a match in corso) e una volta Goffin; una per Shapovalov, Medvedev e Rublev. La più prestigiosa è quella del canadese, che al Masters 1000 di Montreal ha sconfitto niente meno che Rafael Nadal, seguono Danill Medvedev (Wawrinka a Wimbledon) e Andrey Rublev (Dimitrov allo Us Open). Ancora a secco di vittorie contro i top-10 Donaldson, Chung e Quinzi, l’unico dell’intera pattuglia a non aver mai incrociato la racchetta contro nessuno dei big del tennis contemporaneo.
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