BASIGLIO (Milano) – Per comprendere la portata dell’interesse mediatico nei confronti delle imminenti Next Gen ATP Finals, bastava dare un’occhiata alla sala conferenze allestita allo Sporting Milano 3 di Basiglio, con tutte le sedie occupate e numerosi giornalisti costretti a rimanere in piedi.
Si trattava solamente della presentazione del torneo di qualificazione che precederà l’evento vero e proprio, con il palio la wild card di competenza della Federtennis, ma la fame di novità può fare miracoli. Fra il pubblico italiano sembrano esserci numerosi scettici, ma quella del polo fieristico di Rho sarà la più importante novità del 2017 del tennis, e non poteva arrivare in un momento migliore. Magari è solamente un caso, ma dopo qualche anno in cui l’età media dei top-100 è andata in costante crescita, ora fra i primi 100 del mondo ci sono una decina di Next Gen, tanto che il cut-off dell’evento milanese si dovrebbe aggirare intorno alla cinquantesima posizione della classifica ATP. In attesa di conoscere l’elenco dei partecipanti, che dovrebbe diventare definitivo nel giro di una settimana (anche se c’è da capire solo chi fra Chung, Medvedev e Tiafoe si aggiudicherà l’ultimo posto),
l’unico vero dubbio riguarda la presenza o meno di Alexander Zverev, che grazie alla qualificazione per le ATP Finals è autorizzato a rinunciare al torneo milanese, scenario alquanto probabile. La sua assenza sarebbe un vero peccato, ma se l’essenza del torneo è quella di raccogliere i migliori della generazione del futuro, è normale che lui non ci sia: uno che viaggia nella top-5, vince due Masters 1000 e sarà fra i favoriti alle ATP Finals, fa già parte del presente. Insieme ai sette big, come detto, ci sarà anche un italiano,
grazie all’invito che la Federtennis è riuscita a strappare come condizione, almeno per la prima edizione. Un’opportunità che, su consiglio della stessa ATP, la FIT ha deciso di valorizzare con un torneo fra i migliori otto Next Gen italiani della classifica mondiale.
GLI OTTO DELLE QUALIFICAZIONI
L’evento di qualificazione si giocherà dal 3 al 5 novembre proprio sui campi dello Sporting Milano 3, club rilanciato da circa tre anni, che ha stretto numerose collaborazione con la FIT e non nasconde l’intenzione di ospitare presto un incontro di Coppa Davis.
Le regole del mini-torneo saranno le stesse delle Finals, con la sola assenza dell’occhio di falco in tempo reale, che sarebbe stato troppo dispendioso in termini economici. Per la qualificazione farà fede la classifica ATP di lunedì 30 ottobre, ma di fatto questa è l’ultima settimana utile per definire gli ultimi nomi, visto che come da prassi i punti dei tornei Futures entrano in classifica solo dopo due lunedì, quindi quelli della prossima settimana lo faranno dal 6 novembre. Vuol dire che, a meno che uno dei giocatori più indietro tenti con successo la strada delle qualificazioni a livello Challenger,
insieme al grande favorito Matteo Berrettini al via ci saranno Gianluigi Quinzi, Liam Caruana, Andrea Pellegrino, Filippo Baldi, Cristian Carli, Gian Marco Moroni e Riccardo Balzerani, che grazie a una coraggiosa trasferta in Thailandia ha guadagnato i punti necessari per lasciarsi alle spalle tre colleghi che sembravano avere più chance, ovvero Ocleppo, Stefanini e Brancaccio. Anche i sette incontri delle qualificazioni (quarti al venerdì dalle 12, semifinali il sabato dalle 15, finale domenica alle 18, biglietti su TicketOne e LisTicket)
saranno trasmessi da SuperTennis, e garantiscono un prize money totale di 20.000 euro. Un incentivo interessante all’attività dei nostri giovani, visto che lo sconfitto in finale ne incasserà 7.000, più di quanto si porta a casa il vincitore di un torneo Challenger da 42.500 euro di montepremi.