“Avrei voluto qualificarmi in un altro modo, poi Lucas è un amico. Però sono troppo felice di aver centrato il Masters. È il sogno di ogni giocatore, non vedo l'ora di andare a Londra”. Le parole di David Goffin sono la sentenza del lungo giovedì a Parigi Bercy, terminato quasi all'1 di notte, quando Marin Cilic ha superato Roberto Bautista Agut. Facciamo un po' d'ordine: nonostante la sconfitta contro uno scatenato Julien Benneteau, il belga è il settimo qualificato per il Masters. I punti accumulati negli ultimi due mesi, uniti alla costanza in avvio di stagione, lo avevano messo al riparo da sorprese. A ben vedere, la sconfitta lo ha fatto tremare per un paio d'ore, fino a quando non sono franate le speranze di Lucas Pouille. A sorpresa, Pouille si è arreso a Jack Sock e ha detto addio a ogni speranza. Il torneo dell'americano è incredibile: mercoledì pomeriggio era sotto 4-0 al terzo contro Kyle Edmund, invece si è salvato e adesso conserva una (molto) remota chance di acciuffare il Masters. In questo momento, l'ultimo qualificato sarebbe Pablo Carreno Busta: il buon senso fa pensare che sia una lotta a due tra lo spagnolo (già eliminato) e Juan Martin Del Potro, che aveva inaugurato la giornata facendo il suo dovere contro Robin Haase. Adesso “Palito” si giocherà il sorpasso in un quarto-spettacolo contro John Isner. A inizio settimana, lo scenario attuale sembrava impossibile: tutti i più accreditati sono già fuori, mentre conservano una piccola speranza i due americani: John Isner e Jack Sock. Quest'ultimo deve vincere il torneo e sperare che Del Potro perda contro Isner. Da parte sua, anche Long John deve sollevare il trofeo di Bercy . Scenari complicati ma affascinanti, buoni per dare un po' di pepe ai quarti di finale.