LORENZI IN VISITA ALLA VALLE DEI TEMPLI
Il Cecchinato del 2017, invece, sembra non accontentarsi mai. Non ha messo piede al Foro Italico e chissà che non abbia programmato di tornarci, l'anno prossimo, ammesso di diritto nel main draw. Il suo problema è il rendimento sui campi veloci, ma sulla terra vale già i primi 50, forse di più. Sbaglia poco e ha un paio di colpi su cui fare affidamento nel momento del bisogno. A Caltanissetta, ha tutte le carte in regola per arrivare in fondo. Le aveva anche Stefano Travaglia, che nel primo match ha avuto ben quattro matchpoint proprio contro Stebe. In un match durissimo, giocato sotto un sole cocente, il tedesco si è imposto 6-7 7-6 6-3, ed è un peccato: ai tanti appassionati di Villa Amedeo sarebbe piaciuto assistere alla rivincita della finale di Ostrava, dove si impose l'ascolano. In serata, ha centrato il pass per i quarti anche Alessandro Giannessi. Lo spezzino, già semifinalista l'anno scorso, ha tenuto a bada Inigo Cervantes, mostrandosi più “giocatore” e decisamente meglio preparato sul piano atletico. Se Cecchinato ha portato il suo ranking a due cifre, anche Giannessi sembra pronto a centrare il traguardo. Nei quarti avrà un compito durissimo contro Mikhail Kukushkin, nostro ex spauracchio in Coppa Davis (nel 2015 vinse entrambi i singolari contro Seppi e Bolelli). Sulla terra, e con il tifo del pubblico, si può fare. A chiudere il programma, non prima delle 20, Paolo Lorenzi sfiderà l'ostico argentino Guido Andreozzi. Per ricaricare le batterie dopo la maratona di mercoledì contro Djere, il numero 2 azzurro è andato a visitare la Valle dei Templi nella vicina Agrigento. Ma è tempo di ripensare al tennis: a Caltanissetta c'è un titolo da difendere.