TERZO FAVORITO PER I BOOKMAKERS
In questi giorni, il suo sparring partner è stato il talento cileno Christian Garin, classe 1996. Nell'allenamento di venerdì mattina si è visto un Nadal un po' troppo falloso, con Garin autore di un'ottima figura. Tuttavia, gli allenamenti lasciano il tempo che trovano. “La verità è che le ginocchia mi hanno impedito di rendere come vorrei sull'erba, negli ultimi anni – continua Rafa – per adesso non posso dire granché, non ho forzato molto. L'adattamento è stato progressivo, la prossima settimana sarà ben più impegnativa, poiché giocherò dei set di allenamento di un certo livello. Solo allora capirò la reazione delle ginocchia, ma sono fiducioso. I risultati, poi, dipendono da tanti fattori. Io mi auguro soltanto di allenarmi in libertà”. La sua ultima finale risale al 2011: da allora, il suo miglior risultato sono stati gli ottavi nel 2014. "Nel 2012 e nel 2013 avevo problemi alle ginocchia, mentre nel 2015 mi sentivo male per altri motivi. L'anno scorso avevo male al polso. Insomma, per una serie di ragioni non ho potuto competere come vorrei, ed è uno svantaggio rispetto a chi ha sempre fatto bene. Per me sarà importante arrivare ben preparato e vincere le prime due partite, in modo da 'normalizzare' la situazione”. Con il passare dei giorni, in effetti, l'erba si rovina e i campi diventano più gestibili per uno come lui. In questo momento, i bookmakers lo collocano come terzo favorito alle spalle di Roger Federer ed Andy Murray, preferendolo anche a Novak Djokovic. Le sensazioni sono discrete: Nadal ha ritrovato fiducia, fisico, e gli avversari non sono più famelici come qualche anno fa. Per questo, attenzione. Se davvero schiverà le insidie dei primi 2-3 turni, potrebbe essere “da corsa” anche sui prati di Wimbledon.