IL RISPETTO PER DZUMHUR E IL TIMORE DEL CALDO
“Ma Leonardo ha giocato un grande game, ha sempre risposto profondo, è stato aggressivo. Non ho avuto molte chance, anche se avrei potuto servire meglio”. Nel tie-break, tuttavia, lo spagnolo è stato perfetto. Dal 2-2, due passanti (uno di dritto e uno di rovescio, ancora più complicato) e un ace hanno tracciato il solco definitivo. Un discreto Nadal, forse un filo difensivo. Per essere al secondo match dell'anno, va benissimo così. Adesso sfida Damir Dzumhur, numero 28 del tabellone. Lo ha descritto come un avversario molto complicato: “Sa come si gioca bene a tennis. Sceglie sempre la tattica giusta e non regala niente. L'unico modo per vincere è giocare a un ritmo più alto del suo ed essere aggressivo. Proverò a fare in modo che succeda”. Rafa è così, umile fino all'eccesso. Come ha detto dopo il primo turno, ritiene che i dubbi – lui è pieno di dubbi – siano all'origine dei suoi tanti successi. Anche considerare Damir Dzumhur un giocatore quasi proibitivo. Dentro di sé, tuttavia, sa bene cosa fare. Ma c'è qualcosa che lo infastidisce: il caldo eccessivo. “Quando ci sono condizioni estreme, sarebbe bello giocare col tetto chiuso. Penso che sia un problema di salute, anche se a volte mi piace giocare col caldo. Il caldo estremo può essere pericoloso, non mi piace vedere troppi ritiri. Inoltre soffre anche il pubblico. Se c'è il tetto a disposizione, perché non usarlo? Domani mi allenerò al coperto”. Dice di non voler parlare di faccende sindacali, il numero 1 del mondo, ma alla fine lo ha fatto. Perché Rafa rimane un agonista, sia sul campo che seduto al tavolo di una conferenza.
AUSTRALIAN OPEN UOMINI – Secondo Turno
Rafael Nadal (SPA) b. Leonardo Mayer (ARG) 6-3 6-4 7-6