IL FUTURO
«Si parla così tanto di questa Next Generation che quasi mi sono stancato pure io! Se qualcuno che ha 20 anni vince un match qualsiasi, ecco che subito partono i titoloni. Basti dire che si parla più del nostro Masters che di quello vero. Mi pare un tantino esagerato perché i top players sono ancora molto lontani e lo stanno dimostrando anche quest’anno. Io sto lavorando duro con Fernando Vicente e Galo Blanco: la Spagna è un’ottima scuola per diventare dei professionisti perché c’è un buon clima, ottimi coach, tanta esperienza e molti giocatori con i quali allenarsi ad alto livello. Credo che i risultati dimostrino sia stata la scelta giusta, anche se c’è ancora molto lavoro da fare. Mi piacerebbe arrivare in alto anche per poter avere più spesso la mia famiglia con me. Mio padre è impegnato nel business dei ristoranti, mia madre insegna tennis; poi ho una sorella e due sorellastre. Non sono la star di famiglia, ci mancherebbe, ognuno percorre la sua strada e una non è più importante dell’altra. Però adesso è ancora complicato farli venire ad un torneo perché ho giocato spesso dei Challenger con un’organizzazione che ovviamente non può essere quella di un Masters 1000. Sarebbe stato solo un casino perché io devo restare concentrato sul mio tennis. Quest’anno spero di giocare più tornei ATP possibili, per alzare il livello dei miei match e imparare in fretta. Non mi dispiacerebbe qualificarmi per le Next Gen ATP Finals di Milano. Però di tutte quelle nuove regole non me ne piace nemmeno una, soprattutto quella che vuole accorciare troppo i match. Ma come, uno si allena come una bestia per poi giocarsi tutto in venti minuti?»
Gli altri protagonisti delle Next Gen Finals:
KAREN KHACHANOV (Caldara)
DENIS SHAPOVALOV (Bisti)
BORNA CORIC (Caldara)
JARED DONALDSON (Bisti)
HYEON CHUNG (Bisti)
DANIIL MEDVEDEV (Caldara)