Redazione
10 June 2017

"Era il mio sogno: ora è realtà"

PAROLA ALLE PROTAGONISTE - Jelena Ostapenko racconta tutta la sua felicità di fronte ai giornalisti, spiegando di non aver accusato particolare tensione (e si è visto). "Sul 6-4 3-0 per la Halep mi sono detta di godermi il match e provarci". La Halep la applaude: "non ho giocato male, ma lei è stata più forte. In certi momenti mi ha fatta sentire spettatrice del mio match".
JELENA OSTAPENKO

“Sul 6-4 3-0 in favore della mia avversaria mi sono detta di godermi il match e di lottare fino all’ultimo punto. Ho continuato a giocare in maniera molto aggressiva, e il match è girato dalla mia parte. Ogni volta che ne ho avuto la possibilità ho cercato il colpo vincente. Credo che Simona abbia accusato un po’ di tensione e un po’ di nervosismo, e anche questo mi ha aiutato. Però nei momenti decisivi ho giocato molto molto bene”.

“Sono davvero felice di aver vinto qui. Ancora non ci posso credere: era il mio sogno e ora è diventato realtà. Credo che riuscirò a comprendere bene ciò che ho fatto solo fra un paio di giorni. O un paio di settimane. Era felicissima anche mia madre: è la persona che mi ha sempre aiutato nel tennis”.

“Devo dire che la notte scorsa ho dormito molto bene. Non ero nervosa né ieri né oggi, sono un po’ appena prima del match. Poi appena è iniziato mi sono sentita libera, mentre ho accusato di nuovo un po’ di nervosismo quando ero sotto nel secondo set. Ma poi è andata bene. Però ho ancora molto da migliorare, ci sono tante cose che possono rendermi una giocatrice migliore. Continuerò a lavorare duramente per scalare la classifica e magari vincere altri titoli come questo”.

“Per la Lettonia questo è un grande risultato. Hanno trasmesso il mio incontro nel centro di Riga, su un maxischermo. Fa una certa impressione. Ma credo che al mio ritorno potrò comunque camminare liberamente per la strada. Chi mi conosceva prima mi conosce anche adesso, e magari altre persone ora mi conosceranno. Ma non credo cambierà molto nella mia vita”.

“Sicuramente mi piacerebbe vincere altri tornei del Grande Slam. È il mio obiettivo, e continuerò a lavorare duro per raggiungerlo e migliorarmi ancora. Quando mi trovo in giornate come questa credo che tutto sia possibile. Serena è sempre stata un idolo per me, è una grande campionessa e mi sono sempre divertita a guardare i suoi incontri. Credo che il mio stile e il suo siano piuttosto simile”.
SIMONA HALEP

“Il mio resta un buon torneo. Arrivare in finale è comunque qualcosa di molto importante. La mia avversaria ha giocato veramente bene, a lei tutti i meriti. Ha meritato di vincere. Colpiva molto forte e ci sono stati dei momenti in cui in campo mi sono sentita una spettatrice. Per me è un momento difficile, ma devo passare oltre, spero di riuscirci col tempo. Continuerò a lavorare, perché voglio ripetere presto ciò che ho fatto in questo torneo. Vedremo come andrà”.

“Non credo di aver fatto qualcosa di sbagliato oggi. Ho giocato bene, forse lei ha avuto un po’ di fortuna in alcuni punti, con qualche riga, qualche nastro. Credo che oggi fosse tutto dalla sua parte, ma come ho detto la mia avversaria ha meritato di vincere. Ha giocato veramente bene nel momento per lei più difficile, quando ero in vantaggio di un set e 3-0 nel secondo. Ero molto molto vicina al successo, ma ho perso. Ora non posso più cambiare nulla, devo solo guardare avanti. Mentalmente è una sconfitta difficile da accettare, ma penso di aver fatto le cose bene: ho lottato, le sono stata vicina. È stata più forte di me”.

“La vigilia è stata complicata. Ero molto vicina a vincere il mio primo Slam e diventare numero uno del mondo. Ci sono state un po’ di emozioni, ma le hanno tutti, ed è positivo. Vorrei averne molte altre, se possibile. È il motivo perché lavoro e gioco da vent’anni: per vivere questi momenti”.

“La differenza con la sconfitta del 2014? Non dico che stavolta ero favorita prima del match, perché non si sa mai. Affrontavo un’avversaria giovane, che gioca bene e colpisce la palla molto forte. Diciamo che questa fa più male perché a differenza della precedente ho realizzato di più cosa stava succedendo. Tre anni fa per me era tutto nuovo, mentre ora ero preparata. Fa molto male”.
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