Gioia Napolitano: dopo Roma anche il Roland Garros

Fresco di esordio a livello ATP, Stefano Napolitano diventerà il primo giocatore della Next Gen italiana a disputare un torneo del Grande Slam, dopo aver superato le qualificazioni al Roland Garros. Passa nel main draw anche Simone Bolelli, che vince il derby con Cecchinato. Venerdì il turno decisivo per Matteo Donati e Sara Errani.
A occhio e croce, maggio 2017 è destinato a diventare un mese molto importante nella carriera di Stefano Napolitano. Dopo l’esordio a livello ATP nel Masters 1000 di Roma, guadagnato con le pre-qualificazioni e chiuso col lusso di portarsi in doccia qualche rimpianto dopo un buon match contro Viktor Troicki, il 22enne di Biella diventerà il primo giocatore della Next Gen tricolore a giocare un torneo del Grande Slam. La bella notizia arriva dalle qualificazioni del Roland Garros, dove il giovane plasmato da papà Cosimo e poi affidato (anche) alla mano esperta di Cristian Brandi tornava per la prima volta da “pro” dopo le esperienze da junior, e con tre vittorie si è guadagnato il tanto ambito accesso al tabellone principale. Non aveva mai giocato nessuno Slam fino a pochi mesi fa, poi il salto di qualità del 2016 gli ha permesso di entrare nel giro, ma sia allo Us Open sia all’Australian Open era caduto all’esordio, senza nemmeno il tempo di godersi l'esperienza. A Parigi invece ha subito trovato un grande feeling, battendo prima Lorenzo Giustino, poi l’ungherese Marton Fucsovics (al tie-break del terzo) e quindi la stellina kazaka Alexander Bublik, 19enne atteso fra i potenziali big del futuro. Stefano è partito fortissimo, poi ha mancato l’affondo decisivo nel tie-break del secondo set ma ha dominato il terzo, chiudendo 6-4 6-7 6-2 e conquistando uno dei sedici posti ancora liberi per il main draw. Un posto che vale (almeno) 35 punti ATP e anche circa 35.000 euro, tanti quanti ne ha guadagnati in tutta la stagione 2016. E chissà che un’urna amica (domani alle 12 il sorteggio del tabelloni principali, anche se i qualificati verranno inseriti in seguito) non possa dargli una mano offrendogli un accoppiamento non impossibile.
DA PARIGI A PARIGI: RIECCO BOLELLI
Insieme a Napolitano, ha conquistato il tabellone principale anche Simone Bolelli, che proprio nel 2016 a Parigi giocò il suo ultimo match prima dello stop per l’operazione al ginocchio che l’ha tenuto fuori fino allo scorso febbraio. Il bolognese sta pian piano recuperando la forma migliore, e la qualificazione per lo Slam parigino è un buon segnale. Bolelli è stato il migliore a emergere da uno spicchio di tabellone con ben quattro italiani su otto (in tutto i nostri erano in dodici!), tanto che Marco Cecchinato ha giocato esclusivamente dei derby. Il siciliano ha battuto prima Riccardo Bellotti e poi Salvatore Caruso, confermando il buon periodo che grazie a tanti risultati a livello Challenger (in primis la vittoria a Roma Garden) l’ha riportato a una decina di punti dalla top-100, ma contro Bolelli è capitolato con un doppio 6-4. Gli è bastato concedere qualcosina di troppo al servizio nelle prime fasi di entrambi i set per permettere a Bolelli di far valere la sua superiorità, mostrata in un match quasi perfetto che lascia ben sperare in vista del tabellone principale. “Oggi ho sbagliato veramente pochissimo – ha detto Simone ai microfoni di Sportface –, cercando di spingere sempre col diritto. Cecchinato è stato più falloso del solito, ma io non ho concesso quasi nulla nei miei turni di servizio. Pian piano sto crescendo e sono contento di poter di nuovo giocare il Roland Garros in tabellone. Una qualificazione che profuma tanto di ripartenza, a maggior ragione perché in singolare Simone non giocava nel tabellone principale di un torneo del circuito maggiore proprio dall’appuntamento parigino di dodici mesi fa. E ai French Open ha giocato alcuni dei suoi migliori match in carriera
DONATI ED ERRANI PER IL POKER
Napolitano e Bolelli hanno portato a cinque il numero di italiani in gara nel main draw maschile (oltre a Fognini, Lorenzi e Seppi), ma alla pattuglia potrebbe aggiungersi anche Matteo Donati. Dopo aver cancellato due match-point ad Alessandro Giannessi al secondo turno, il piemontese tornerà in campo venerdì contro l’argentino Marco Trungelliti. Sempre venerdì si giocherà la qualificazione anche Sara Errani, rimasta fuori di una sola posizione dal tabellone principale. Se il forfait di Laura Siegemund fosse arrivato qualche ora prima la romagnola non avrebbe avuto bisogno delle “quali”, anche se giocare qualche match può farle comodo sia in termini di fiducia sia per raccogliere qualche prezioso punto extra. Il tutto a patto che “Sarita” riesca a raggiungere il tabellone principale, sempre più vicino dopo un altro successo molto comodo, stavolta contro la russa Veronika Kudermetova. L’azzurra le ha lasciato solamente tre giochi, spuntandola per 6-1 6-2, e al turno decisivo avrà un match un po’ più impegnativo contro la statunitense Nicole Gibbs, già fra le prime 70 del mondo e capace quest’anno di raggiungere il terzo round all’Australian Open. Si è presentata a Parigi con sette sconfitte consecutive da dimenticare, ma le due vittorie contro Zidansek e Kuwata dicono che ha ritrovato una buona condizione. Eliminata all’esordio, invece, l’altra azzurra Jasmine Paolini, che ha messo paura a un’ottima giocatrice come la statunitense Bethanie Mattek-Sands, prima di arrendersi per 4-6 6-2 6-3.

ROLAND GARROS – Turno finale qualificazioni maschili
Simone Bolelli (ITA) b. Marco Cecchinato (ITA) 6-4 6-4
Stefano Napolitano (ITA) b. Alexander Bublik (KAZ) 6-4 6-7 6-2
Matteo Donati (ITA) vs Marco Trungelliti (ARG) venerdì

ROLAND GARROS – Secondo turno qualificazioni femminili
Sara Errani (ITA) b. Veronika Kudermetova (RUS) 6-1 6-2
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