Qualche giorno fa, Tathiana Garbin aveva detto che avrebbe scelto le giocatrici anti-Belgio in base agli incastri tecnico-tattici. L'analisi dei fattori ha portato a scelte analoghe rispetto a due mesi fa, quando ad affiancare Sara Errani ci fu Jasmine Paolini, chiamata al difficile compito di battere Carla Suarez Navarro. Fece la sua partita, ma il divario era troppo grande. Sarà chiamata a un'impresa simile nel caldo di Genova (si parte alle 13.30, diretta SuperTennis), quando aprirà la serie contro Elise Mertens (n.17 WTA). Partita difficile, quasi proibitiva. Più che la classifica, è lo stato di forma della belga a preoccupare. Cinque giorni fa, Elise vinceva il torneo WTA di Lugano mentre la Paolini perdeva al secondo turno a Bogotà. Aspetti da segnalare, ma che non valgono granché in Fed Cup. Però il valore della Mertens resta. “Giocare come primo match non è un problema, almeno so esattamente a che ora scenderò in campo – ha detto la Paolini, che conosce la belga sin dai tempi dei tornei junior – non ci siamo mai affrontate, è cresciuta molto ed è in un gran periodo di forma, ma io darò il massimo”. Eppure, a spulciare bene gli archivi, si trova un precedente al torneo under 18 di Linz, nel luglio 2013. Era un Grade 1, quindi di buon livello. Vinse la Mertens 6-3 6-1: tutti i fattori, insomma, portano a considerare favorita la belga. Però c'è qualcosa che alimenta le speranze di Tathiana Garbin. Oltre ad aver sottolineato che il team azzurro “è cresciuto” rispetto a due mesi fa, ritiene che le condizioni climatiche possano dare una mano all'Italia. A Genova, come nel resto dell'Italia, è scoppiata la primavera. In pochi giorni le temperature sono salite a dismisura, superando anche i 25 gradi. L'idea di Tax non è campata in aria, poiché tre delle quattro belghe arrivano da Lugano, dove si è giocato in condizioni opposte: freddo, pioggia e campo pesantissimo.