Serie C da scongiurare per avere...la A!

Ad agosto, l'ITF stabilirà il nuovo format della Fed Cup, con il World Group a 16 squadre. Per questo, battere Taipei nello spareggio di Barletta può restituirci il paradiso senza passare dal purgatorio. Esordio per un'emozionata Martina Trevisan, la Garbin punta sulla Errani e professa ottimismo: “Vedo un futuro roseo: l'esperienza porterà i risultati”. (Foto di Ray Giubilo)
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Ti affacci dalla finestra e c'è l'incubo della Serie C. Poi ti volti dall'altra parte e le nuove regole accendono speranze di Serie A. Dall'anno prossimo (salvo approvazione dell'Assemblea ITF ad agosto, pressoché scontata), il World Group della Fed Cup passerà a 16 squadre. Per questo, battere Taipei nello spareggio del Circolo Tennis Barletta sarebbe fondamentale. Lo sa Tathiana Garbin e lo sanno le sue ragazze, chiamate a vincere una partita che in trasferta sarebbe stata ben più complicata. Ma la “Chinese Taipei Tennis Association” ha chiesto il cambio di sede, facendoci un grosso favore. “In questa settimana, a Taipei è in corso un ricco torneo Challenger – racconta la capitana Shi-Ting Wang, numero 26 WTA negli anni 90 – così sarebbe stato impossibile organizzare l'evento a casa nostra: mancavano strutture e personale”. Ecco svelato il motivo per cui si gioca a Barletta, in riva al Mare Adriatico, da cui spira un vento piuttosto fastidioso. Le temperature si sono improvvisamente abbassate e potrebbe non esserci il clima ideale per giocare a tennis. In un bellissimo club (a 3 km da centro di Barletta, incastonato tra i binari della ferrovia e una strada provinciale), le prime a scendere in campo (alle 13.30, diretta SuperTennis) saranno Martina Trevisan (n.221 WTA) e Ya-Hsuan Lee (n.298).

LA "PRIMA" DI MARTINA TREVISAN
​Occhi puntati sulla Trevisan, tipica storia da prima pagina, persino un po' strappalacrime. Le ha dovute trattenere Martina, a margine della conferenza stampa, quando le abbiamo chiesto se avrebbe mai pensato di arrivare in Fed Cup quando, nel 2014, ha scelto di tornare dopo uno stop forzato di cinque anni. Il doveroso rispetto della privacy impone di non approfondire le ragioni della lunga pausa, ma è certo che Martina è una specie di figliol prodigo tennistico, recuperata dal nulla in cui era piombata. “Se ripenso a quando ho ricominciato, e oggi vedo il mio nome su questo cartellone, mi viene un po' di magone...infatti mi sto emozionando” ha detto Martina, quasi trattenendo il pianto. Questa partita vale ben più di un possibile 1-0 per l'Italia: è il simbolo della rinascita di una tennista dal gran talento che – ad appena 23 anni – può esserci ancora molto utile. Parte favorita contro la Lee, che non gioca su terra da undici mesi (qualificazioni dell'ultimo Roland Garros), ma è in buona forma: pochi giorni fa, ha raggiunto la finale al torneo ITF di Nanning. E poi, tutto sommato, ha tolto un set a Ekaterina Makarova nel match giocato due mesi fa a Mosca. A tutto questo, si aggiungerà un po' di ovvia tensione per l'esordio. Ma la Trevisan, con un dritto che sa fare i buchi per terra, e la fiducia di Tathiana Garbin (che l'ha seguita in prima persona negli ultimi anni e continua a farlo anche nel nuovo ruolo) non può permettersi di perdere.

ERRANI NUOVA LEADER
Da parte sua, Tax resta coerente ai pensieri espressi in questi mesi: a suo dire, questo gruppo può darci tante soddisfazioni. “Siamo una squadra giovane e in crescita, io vedo un futuro roseo. C'è tanta voglia di fare e l'esperienza porterà grandi risultati”. Per adesso si affida a Sara Errani, che chiuderà la prima giornata contro l'esordiente Chieh-Yu Hsu (n.372 WTA). Nonostante un ranking al numero 110, “Sarita” è in ottima posizione per giocare nel main draw del Roland Garros: fuori di quattro posizioni, la recente gravidanza di Serena Williams ha liberato un altro posto ed è molto probabile che la romagnola ce la faccia. Dopo essersi scusata per la racchetta scaraventata a Bogotà dopo la sconfitta con la Larsson (“E' stato un brutto gesto, ero nervosa per una serie di ragioni, in certi momento è faticoso controllare le emozioni”), ha raccontato del suo piccolo aiuto (omaggi di abbigliamento e attrezzatura) alla Rifugiata Politica “Sashka” Olyniykova, sedicenne costretta a fuggire dall'Ucraina e oggi residente in Croazia nella speranza di diventare una giocatrice (“L'ho conosciuta tramite i social network, sono rimasta affascinata dalla sua storia e per me è un piacere poter dare una mano. Ogni tanto la sento, anche solo per darle forza”). Nessuna parola sull'avversaria, anche perché la Hsu è talmente indietro da non aver mai messo piede nel tennis che conta. La Hsu è una ragazza molto graziosa, dai lineamenti orientali non così marcati e a suo agio davanti a riflettori e telecamere. “Non ero mai venuta in Italia, ma ha superato ogni mia più rosea aspettativa”. Non aveva neanche una foto sul sito ITF (lacuna prontamente colmata da Ray Giubilo, che fornisce le immagini anche a noi), ma c'è da dire che quest'anno ha giocato solo sulla terra, sia rossa che verde. I suoi risultati non possono spaventare la Errani, ma almeno non dovrebbe inciampare né impuntarsi sulla polvere di mattone, che peraltro potrebbe essere spazzata via dalle probabili folate di vento di una Barletta avvolta da un clima autunnale, anche se le previsioni parlano di un miglioramento nel weekend.

ITALIA TESTA DI SERIE NEL WORLD GROUP?
​Anche se il sorteggio si è svolto in una sede incantevole (la Sala Rossa del Castello Svevo, peraltro sede di un affascinante museo), c'è un pizzico di malinconia nel respirare un clima ben lontano dalla “grandeur” vissuta negli ultimi dieci anni. Se siamo arrivati a questo punto ci sono delle ragioni e, probabilmente, dei colpevoli. Ma non è la sede per parlarne: semmai, è opportuno sostenere le nostre giocatrici e sperare di vincere. Dovessimo farcela, ci sarebbe un posticino anche per noi nel World Group 2018, peraltro con la possibilità (neanche troppo remota) di essere teste di serie: in questo momento, l'Italia è nona nella classifica per nazioni ed è a un tiro di schioppo dall'Olanda, impegnata in un delicato spareggio in Slovacchia. Se noi dovessimo vincere e le olandesi perdere, l'Italia potrebbe acciuffare un ottavo posto che varrebbe oro, pur non rispecchiando l'attuale valore del nostro tennis. Ma è presto per parlarne: prima bisogna battere le taiwanesi, che in allenamento non hanno destato grande impressione (la loro palla non viaggia granché...) e che sembrano vivere questa trasferta con uno spirito un po' troppo vacanziero, dettato dall'entusiasmo con cui hanno scattato foto e selfie, e dall'allegria con cui si sono dedicate al buffet. Ma la partita, si sa, è tutta un'altra cosa. Dunque, massima attenzione.

FED 2017 – PLAY OFF WORLD GROUP II
ITALIA – TAIPEI (Circolo Tennis Barletta, terra battuta)

Martina Trevisan (ITA) vs. Ya-Hsuan Lee (TPE)
Sara Errani (ITA) vs. Chieh-Yu Hsu (TPE)

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